Artista stravagante quanto celebre presso le corti europee del Cinquecento, Giuseppe Arcimboldi, detto Arcimboldo, e’ ricordato a Milano, sua citta’ natale, con una grande mostra, aperta al pubblico nel Palazzo Reale dal 10 febbraio al 22 maggio.
Chi era Arcimboldo
Arcimboldo (Milano 1527-93) parti’ dalla scuola di Leonardo, ispirandosi soprattutto ai ”disegni grotteschi”, con cui il maestro focalizzava i suoi studi sulla fisionomia. Tuttavia Arcimboldo sviluppo’ all’eccesso questo indirizzo, con un’arte stravagante, ma di forte impatto, diventando famoso soprattutto per avere raffigurato teste umane composte da assemblaggi di frutta e ortaggi. Ebbe successo soprattutto presso la corte degli Asburgo a Vienna, dove visse a lungo e dove si trova la maggior parte delle sue opere.
Un artista dimenticato
Dopo il suo ritorno a Milano nel 1587 e dopo la sua morte, Arcimboldo fu tuttavia dimenticato per secoli, in cui le sue opere venivano attribuite genericamente alla ”scuola di Leonardo”. La riscoperta di Arcimboldo e’ avvenuta intorno ad un secolo fa ed egli e’ stato considerato un singolare precursore del Surrealismo. La rassegna milanese e’ curata da Sylvia Ferino, direttrice della Pinacoteca del Kunshistorisches Museum di Vienna, che presta il nucleo maggiore di quadri. Altri ne sono arrivati da Monaco, Madrid, Stoccolma, New York e dal Louvre di Parigi. Sono inoltre esposte opere coeve di altri artisti operanti a Milano insieme al giovane Arcimboldo: Girolamo Della Porta, Bernardino Luini, Giovanni Antonio De Predis, Cesare da Sesto, Francesco Melzi, Giovanni P. Lomazzo, Giovanni A. Figino, Vincenzo Campi, Camillo Procaccini.