Poter staccare la spina dalla propria routine per vivere un’esperienza indelebile, è un’occasione da prendere al volo. Organizzare un viaggio è fondamentale per poter esplorare nuovi luoghi dalle architetture mozzafiato, entrando in contatto con comunità culturalmente distanti, e ammirando insenature naturali incredibili. Tutto ciò è contenuto nelle capitali dell’Europa dell’Est, le quali presentano una storia ricca e affascinante, con edificazioni ormai iconiche nell’immaginario collettivo. Si tratta di città divenute non a caso famose, mete scelte da un numero in costante crescita di viaggiatori, e perciò è opportuno sapere quali tra esse sono davvero imperdibili. A tal proposito: ecco le 5 capitali dell’Europa dell’Est da non perdere.
La prima capitale dell’Europa dell’Est da segnalare, poiché davvero imperdibile, è Praga. Si tratta di un gioiello dell’architettura gotica, tant’è che è entusiasmante esplorare la città sia di giorno che di sera, quando l’atmosfera diventa positivamente più spettrale. Le edificazioni come il Castello di Praga e il Ponte Carlo contraddistinguono questa realtà urbana rispetto alle altre capitali europee. Essa, di fatto, risulta come un suggestivo e temperato mosaico, tra stradine caratteristiche, ponti e piazze tipicamente medievali. Ma se ci si sta chiedendo cosa vedere a Praga, si segnala che il quartiere ebraico offre un’esperienza autentica e a dir poco memorabile, mentre l’orologio astronomico è uno spettacolo a cielo aperto, specie perché è situato nella famosa e pittoresca piazza della Città Vecchia.
Budapest è la capitale dell’Ungheria, e sorge come fusione tra le due parti di Buda e Pest, divise dall’imponente fiume Danubio. Per quanto riguarda le attività da poter realizzare per un viaggio indimenticabile in questa città est europea, si consiglia di rilassarsi presso le strutture termali presenti, ma è obbligatoria anche una visita al Palazzo Reale e al Bastione dei Pescatori. L’architettura è per certi versi simile a quella di Praga, e i numerosi ponti servono sì per attraversare le sponde, ma ci si può persino soffermare sui dettagli e sulle finiture impiegate per le varie costruzioni. Di notte, invece, il Parlamento illuminato si tramuta nel cuore di Budapest, e l’ambiente circostante è caratterizzato dalle influenze dell’Art Nouveau.
Varsavia, capitale della Polonia, è uno dei principali esempi di risurrezione e ricostruzione post eventi della Seconda Guerra Mondiale. Oggi risulta essere una metropoli assai moderna, che preserva in sé numerose caratteristiche contemporanee, tra grattacieli e parchi. Il centro storico, tipicamente medievale, è considerato patrimonio UNESCO, mentre la piazza del Mercato Vecchio si ricorda per la costellazione di case colorate affiancate l’una all’altra. Ovviamente, come in ogni metropoli di origine medievale, non poteva che esserci almeno un castello. A Varsavia, infatti, c’è il Castello Reale, ma a raccontare la storia della capitale della Polonia è il Museo dell’Insurrezione, nel quale vengono trasposte le gesta dell’insurrezione datata 1944.
Poco chiacchierata, Riga, capitale della Lettonia, è una perla baltica che mescola sapientemente elementi propri all’architettura medievale con altri legati al panorama contemporaneo. Infatti, questa città è perlopiù conosciuta per il suo eclettismo, da questo punto di vista, ed è possibile ammirare paesaggi eterogenei impreziositi dalla presenza di case medievali e di edificazioni risalenti all’influenza dell’Art Nouveau. A dir poco spettacolare il Parco Della Collina Del Bastione, dove la natura offre attimi di autentico relax.
L’ultima delle 5 capitali dell’Europa dell’Est da non perdere è Bucarest, capitale della Romania. Come Riga, anche questa città presenta influenze architettoniche e artistiche differenti, andando dal neoclassico fino al barocco. Tuttavia, Bucarest è davvero memorabile anche per le sue molteplici aree verdi, come per esempio il Parco Herastrau, e non mancano edificazioni suggestive come la Chiesa di Stavropoleos. Per osservare più da vicino l’arte e la storia di questa metropoli, ci si deve recare al Museo Nazionale d’Arte della Romania e nei pressi del Palazzo del Parlamento, il quale è tra i più ampi edifici amministrativi al mondo.
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