Con questo quinto episodio Wanderama Lazio Tour vuol far conoscere al mondo la Riviera di Ulisse vista e ammirata dai nostri paladini che per 3 giorni vanno alla scoperta di una terra favolosa. I nostri ragazzi che sono fra di loro dei grandi amici portano a termine un breve viaggio spensierato e composto da alcune tappe fondamentali: Giardino di Ninfa, Parco Antica Norba, Parco Nazionale del Circeo, Tempio di Giove Anxur e Terracina, Ponza e Sperlonga.
I nostri amici approdano subito in provincia di Latina, sulla costa della Riviera di Ulisse. Come prima tappa visitano i Giardini di Ninfa considerati i giardini più romantici e belli del mondo. Così Matteo, Tommaso e Eugenio iniziano col visitare i resti della città medievale di Ninfa costruita nel 1100. Il parco si mostra assai rigoglioso e verdeggiante grazie all’abbondanza di acqua che si trova in questo terreno. Una guida del posto spiega che le rocce qui presenti sono calcaree e diventano dei veri e propri serbatoi di acqua con 3 sorgenti sotterranee. Una alimenta il lago che forma il fiume Ninfa, mentre le altre due diventano il fiume tra le betulle e quello tra i bambù. Una curiosità di notevole interesse è quella di un rivolo d’acqua che scorre su altra acqua, mentre intorno prati, giardini e boschetti di alberi e cespugli ne ricoprono la cornice. Il giardino è straordinario nella sua abbondanza di verde che disegna angoli suggestivi e di rara bellezza. Come se fossero scorci e ritagli di un paesaggio da cartolina tra farfalle e fiori di diversa specie e genere. E poi ancora i resti che si mescolano alle varie tipologie di alberi. Ma tra i bambù ecco la sorgente con tante bollicine in superficie per indicare dove sale l’acqua dal sottosuolo che va ad alimentare il fiume.
La visita è stata istruttiva e immersiva, ma il percorso continua verso il Parco Archeologico Antica Norba con un’altra guida per lanciarsi con il parapendio da uno dei posti più suggestivi, con i monti alle spalle e il mare davanti. I ragazzi si preparano x lanciarsi ed eccoli nell’aria con la guida e qui si vedono riprese nel vuoto e dalla vista paradossalmente meravigliosa. Un’esperienza impareggiabile.
Dopo il volo ci spostiamo sulla costa, dove Andrea accompagna la comitiva sul Monte Circeo al tramonto. Ed eccoci a San Felice Circeo, zona spettacolare con resti antichi del promontorio essendo una montagna di riparo e un posto preistorico superlativo a picco sul mare.
Altra tappa è Terracina e subito si va in Vineria Cesare 1963 per assaggiare piatti deliziosi di polpo e altre prelibatezze a base di pesce. Il giorno seguente ci spostiamo sul porto di Terracina e nello sfondo si nota con piacere il monte con il tempio di Giove Anzio.
Ma ora è il momento giusto per andare a Ponza, l’isola più bella del Lazio, prendendo il traghetto. Ponza è la maggiore tra le isole pontine, ha una forma a mezzaluna e le sue acque sono splendide e cristalline. Sull’isola ci sono grotte sottomarine di tufo e resti archeologici romani. Si notano subito le tante casette colorate in varie tonalità e tra calette, faraglioni e acque celesti e turchesi gli amici salgono su di una barca del porto a noleggio per vedere la bellezza dell’isola dal mare. È allora che la visione diventa paradisiaca con insenature, rocce che sorgono dall’acqua e altri ammassi rocciosi più grandi immersi nel mare blu. Spicca il monte Spaccato di Terracina, quello della leggenda. Si narra infatti che proprio da questo monte sia caduto il diavolo, mentre sopra svetta il tempio di Giove Anzio.
Dopo Ponza ecco Sperlonga, un borgo con vicoli pittoreschi e tutti bianchi. Sono tra i più belli d’Italia. Sembra un paesino greco con scale ripide tra i suoi vicoli stretti. Poi Ricciola Saracena offre agli inviati piatti di pesce provenienti direttamente dal porto.
E domani si va al Tempio di Giove!
Il tempio è molto suggestivo con grandi arcate alla base che si possono visitare e ci si ritrova in ambienti spettacolari oggi puliti e rinnovati dopo un lungo periodo di abbandono. Il tempio di Giove Anzio è un santuario romano che domina Terracina dalla cima di monte Sant Angelo. Offre un panorama esagerato sulla riviera di Ulisse e sulle isole pontine. Le sue arcate sono come un terrazzo sul mare. Il primo tempio era stato costruito nel quarto secolo avanti cristo, ma venne poi ricostruito nel primo secolo sempre avanti cristo. A suo tempo, aveva tre livelli con funzione militare e difensiva. Oggi rimangono solo le arcate alla base.
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