Il Madagascar è uno dei Paesi più ricchi di fauna al mondo. Tuttavia, gli animali che colpiscono di più e che sono peculiari della zona restano i lemuri. Ci dimentichiamo in questo modo che, grazie al suo isolamento e alla politica di conservazione degli habitat naturali, vi si possono trovare 54 specie di camaleonti, 260 di anfibi, 9 tra tartarughe di terra e di mare e 250 specie di uccelli, alcune molto rare. Tra queste c’è certamente il Roller Bird, il Vangas e il Crested Coua.
I lemuri, non sono tutti uguali fra di loro, semplicemente perché appartengono ad almeno trenta specie differenti. C’è, ad esempio, il topo lemure che pesa solo trenta grammi, gli Indri e i Sifaka che possono pesare pure sette chili. Sono delle “prescimmie” e sono arrivati sulla Terra fino a 50 milioni di anni fa. Facevano parte dei mammiferi in grado di vivere sugli alberi, con la loro coda prensile. Godevano, inoltre, e lo stesso vale ancora oggi, di una grande vista notturna e di un organizzato sistema sociale e parentale.
Tuttavia 35 milioni di anni fa sono stati soppiantati per così dire, da una specie più evoluta che erano le scimmie. Erano quest’ultime più veloci, maggiormente intelligenti e con grandi capacità di apprendimento. Gli stessi lemuri con scarsa capacità di adattamento si sarebbero estinti, ma hanno trovato l’habitat perfetto in Madagascar. Qui si nutrono di insetti, foglie e frutta e si possono distinguere in due sottogruppi. Parliamo dei lemuri diurni più facili da avvistare e di quelli notturni più piccoli. Tra i primi ci sono quelli con la coda a strisce, il lemure variegato e quello del bambù che ha il muso corto e tondo. I più grandi sono gli Indri privi di coda e dalla pelliccia bianca e nera e il tenero aspetto di un orsacchiotto. Il loro verso è caratteristico e sembra quasi un lamento.
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