Novità in Palestina e, questa volta, dal punto di vista culinario. Ha, infatti, aperto il primo ristorante italiano. Del resto ha un preciso motivo d’essere pure il suo nome, visto che si riferisce direttamente ad un film di Gabriele Salvadores. Nello stesso tempo, poi, ricalca la filosofia dei piatti presentati. Il suo nome è, dunque, Mediterraneo.
Il ristorante appartiene ad Angelo Bruno che è uno chef originario di Mazara del Vallo in Sicilia e ha aperto i battenti del suo locale a Ramallah nel cortile della chiesa parrocchiale della Sacra Famiglia. Per i clienti, neanche a dirsi, il meglio sarà offerto dalla cucina siciliana con piatti della tradizione, di quelli da leccarsi i baffi. La sua nascita è dovuta soprattutto ai finanziamenti della curia di Ramallaj e di Betlemme. In più, è da segnalare il contributo di Confartigianato.
Il ristorante è un sicuro successo ed, inoltre, i ragazzi palestinesi potranno anche seguire corsi di formazione professionale nei settori in questione. Parliamo quindi della ristorazione e del turismo. Oggi, il problema principale per il ristorante è quello del reperimento degli ingredienti. Essendo tanto settoriale, è importante che arrivino in tempo per preparare i piatti di ispirazione mediterranea. In Palestina, quindi, devono giungere le materie prime direttamente dalla Trinacria. Risolvere questa difficoltà appare una impresa, ma l’idea è quella di chiedere ai pellegrini italiani che vanno in Terra Santa, di portare dei prodotti tipici della nostra terra. Insomma, la vita del ristorante non si prospetta facile, ma c’è tanto entusiasmo intorno e, quindi, come si sa, con la passione e la buona volontà si può ottenere tutto. Vedremo nei prossimi mesi lo chef siciliano come se la caverà e se sarà in grado di far fronte a questo disagio per la preparazione di vere delizie in un terra splendida come la Palestina.
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