Yucatan: un’area turistica con un passato da raccontare

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Non solo storia, ma anche corruzione. Oggi lo Yucatan è tra le zone più turistiche del mondo, per i paesaggi e le testimonianze del passato di inestimabile valore che conserva. Tuttavia, ha vissuto dei momenti molto complessi. Qualche decennio fa, il commercio della droga, trovava qui un punto nevralgico, aspramente combattuto dalle autorità locali. I problemi interessavano pure il settore politico, tanto che l’area balzò agli onori della cronaca quando Mario Villanueva, governatore del Quintana Roo dal 1993 al 1999, sparì misteriosamente qualche giorno prima della fine del suo mandato. Fu un latitante per quasi due anni e poi fu arrestato a Cancun nel 2001.

Una vicenda triste che fece il giro del mondo ed ebbe un forte impatto pure sul turismo. Lo stesso governatore  era accusato di aver preso milioni di dollari in tangenti dagli speculatori edilizi della Riviera Maya. Le costruzioni di quel periodo sono sotto gli occhi di tutti e le strutture sono tantissime, tanto che lo Yucatan, si è aperto come pochi altri angoli di mondo agli arrivi internazionali. Del resto un viaggio di questo tipo, facilmente adattabile a quasi tutte le tasche ed esigenze, non delude mai.

Da un lato si credeva che lui non avesse rispettato il desiderio di rispetto ecologico degli abitanti della zona, mentre dall’altro si pensava che Cancun e dintorni fossero diventati dei principali punti di imbarco per il passaggio di droga colombiana. Da qui, i prodotti venivano poi spediti negli Stati Uniti. Una storia che si è conclusa nel 2007, con il riconoscimento di colpevolezza per l’ex governatore. Con il suo arresto e quello dei suoi complici, finalmente lo Yucatan ha potuto cominciare una seconda vita, lontano quasi del tutto dal traffico di droga e dagli illeciti ma la battaglia è ancora lunga, per fortuna il turismo è comunque piuttosto florido da queste parti.