Buon cibo, sole e paesaggi, ma anche tanto altro. La Puglia è una di quelle regioni italiane dove di sicuro si ritorna e che ha talmente tante varietà di prospettive dalle quali essere osservata che può apparire ogni volta diversa, ma sempre meravigliosa. A Ruvo, in particolare, la Pasqua imminente si sente per le strade e del resto la città è già nota per altri motivi e quindi sempre più richiesta dal punto di vista turistico. Si perché da queste parti è ottimo il suo olio e poi è possibile visitare il museo archeologico nazionale Jatta, dove scoprire oltre 2.000 reperti di epoca ellenica. La sorpresa vera è il vaso di Talos, che riprende il mitico gigante custode di Creta, nel momento in cui sta per cadere sotto l’incantesimo di Medea.
I festeggiamenti pasquali a Ruvo, mantengono lo stile tradizionale pugliese e gli eventi per la Settimana Santa avranno inizio il 22 marzo, quindi praticamente ci siamo. Ci sarà la processione della Desolata, ma la mattina di Pasqua il tripudio di allegria e colori non ha pari probabilmente nella zona. In questo caso, dalla chiesa di San Domenica parte la processione del Cristo Risorto e durante il percorso, viene fatto esplodere un fantoccio. Questo riprende le fattezze di una vecchia vestita di nero, “La Quarandone”.
La stessa, appesa agli incroci delle strade nel primo giorno della Quaresima rappresenta le penitenze dei quaranta giorni appena conclusi. Al momento in cui esplode rappresenta la vittoria della vita sulla morte e delle belle cose sulle sofferenze. Lo stesso vale per l’arrivo della primavera che sconfigge l’inverno. La devozione non manca e pure qui le usanze antichissime vengono rievocate anno dopo anno da nuove e vecchie generazioni, che giustamente mantengono vivo il fervore religioso. L’occasione è perfetta per scoprire la regione e giungere magari anche a Bari e dintorni e assaggiare le delizie gastronomiche pasquale e non solo.