Si chiama ampeloterapia ed è veramente una pratica che si perde nella notte dei tempi, nonostante ancora oggi sia praticata e fonte di grande relax e benessere. E’ legata lontanamente alla vinoterapia ed è la “cura dell’uva“. In pratica viene associata ad una dieta depurativa che garantisce l’apporto giornaliero esclusivamente di questo frutto, ma se vi trovate in vacanza starete di certo benissimo optando per dei massaggi a tema. All’inizio in cucina si accorsero delle proprietà dell’uva per primi gli Arabi, ma poi pure i Romani e i Greci e piano piano si diffuse la certezze che il suo potenziale si poteva estendere persino alla cura della pelle.
Si dice addirittura che la stessa Cleopatra, attentissima alla sua avvenenza, non amasse soltanto i bagni di latte ma anche i massaggi al mosto di uva. Ancora, nel XV secolo c’era Caterina Sforza che citava nel suo Ricettario di bellezza, quanto il vino possa fare la differenza e non solo se ingerito. Ottimo quindi nei prodotti cosmetici, iniziò ad essere sempre più impiegato. In realtà, il primo che mise in pratica quella che era solo una convinzione fu il francese Serge Renaud e nel 1991 comprese per primo l’effetto salutare dei polifenoli contenuti nei vinaccioli. La lotta ai radicali liberi e all’invecchiamento, insomma, in questo modo è altamente combattuta.
Proprio in Francia, negli ultimi anni è stata a tal proposito inaugurata la prima Spa di vinoterapia del mondo che sempre più visitatori, scelgono di non perdere. Si tratta di Les Sources de Caudalie e permette davvero di rigenerarsi attraverso una serie di trattamenti ad hoc. E’ chiaro che, dopo tutto questo vino e gli odori ad esso conseguenti, avrete anche voglia di assaggiarlo, ma in questa terra andrete sul sicuro e potrete gustare la vostra varietà della bevanda preferita. Insomma un viaggio in onore di Bacco che vi permetterà di ricaricare la spina pure in un solo weekend, ma attenzione a non esagerare.