In Puglia l’atmosfera della Settimana Santa si sente tutta. Per la precisione il periodo in questione è un pò più lungo che altrove e dura una decina di giorni, con le celebrazioni che iniziano il 22 per concludersi quest’anno il 31 marzo. Il fervore religioso è molto presente e l’aria è pervasa da un profondo senso di spiritualità. La peculiarità della zona è data anche dal mix tra l’impronta barocca che la dominazione spagnola ha lasciato, i riti cristiani e un tocco di elementi pagani che si fanno sentire.
A Bari il clou delle manifestazioni di Pasqua riguardano la domenica delle Palme, cioè ad una settimana esatta dalla Resurrezione di Gesù. In questo giorno, intensa è la processione della Madonna Addolorata con partenza dalla Chiesa di Sant’Antonio nel rione Madonnella. Il tutto si conclude a mezzanotte. Le tappe intermedie comprese sono anche quelle nelle chiese dei rioni Murat, Bari Vecchia e Libertà.
Nella processione l’attenzione è puntata sulla sofferenza provata dalla mamma del Salvatore e per questo, anche per i non credenti, l’evento è particolarmente toccante. Il corteo viene salutato dai cittadini per le vie della città con grande partecipazione. La tradizione viene rispettata, poi, il giorno del giovedì Santo, quando c’è la visita ai sepolcri delle chiese. Devono essere almeno sette e comunque in numero dispari. Qui sono stati lasciati germogliare al buio i semi di diversi cereali con un significato preciso. Indicano il rinnovamento del cosmo e la Resurrezione di Cristi. C’è, ancora, la processione dei Misteri, il venerdì Santo, durante tutto il giorno, con una sola pausa, a pranzo, nella cattedrale. I bambini accompagnano la salita di Cristo al Golgota e sono vestiti da soldati romani. Subito dopo a Bari suonano in anticipo le campane della resurrezione, questo a mezzogiorno del sabato e non a mezzanotte. Nel frattempo mazze e scope agitate dai cittadini, scacciano gli spiriti dalle case.