Per chi ama il trekking soprattutto, ma anche per chi è alla ricerca di un viaggio avventuroso, non scontato e in grado di regalare grandi emozioni, il Nepal con il suoi monasteri buddhisti potrebbe rappresentare una soluzione. Da sempre tale terra è frequentata dagli sportivi in particolare, grazie ai famosi 8000 himalayani senza dimenticare che pure i semplici camminatori non perdono occasione per organizzare dei tour completi quanto complessi in loco. Parliamo circa del 40 per cento dei turisti.
Negli ultimi tempi, quindi, sono stati inseriti dei nuovi itinerari per gli amanti del genere. Parliamo del Great Himalayan Trail, che vanta una flora, cultura e fauna senza eguali. C’è poi il Guerrilla Trek che percorre la parte centrale del Paese sulle orme di quei guerrieri maoisti che fecero cadere la monarchia. Ancora, c’è lo Tsum Valley trek addossato al Ganesh Himal, il Manaslu e Naar e Phu, suggestivo percorso attraverso il Parco degli Anapurna. In alternativa, si può optare per la traversata Tilicho-Jomoson o l’impegnativo passaggio in Mustang attraverso il Saribung La.
Del resto questo è l’anno giusto per andare, visto che tra l’altro è il 60mo anniversario della prima ascensione dell’Everest (Hillary e Tenzing Sherpa, 1953). Non mancano, quindi, i continui eventi a tema e le occasioni per festeggiare. E’ in corso, tra l’altro, il programma Home stay, sempre più richiesto per la possibilità di condividere attività quotidiane degli abitanti e per trovarsi a diretto contatto con la natura. E’ una alternativa proposta dal Nepal Tourism Board per un approccio meno turistico e più autentico. Camminare, fare sport, conoscere una società con le sue peculiarità e la sua gastronomia. Quello in Nepal rappresenta un viaggio importante, che bisognerebbe organizzare almeno una volta nella vita, meglio ancora se adesso in questo 2013 che per il Paese è importante. Chiunque può trovare tale terra affascinante e magari accostarsi ad un nuovo sport, fosse anche la semplice camminata.
