Maldive da sogno, per me, anche in cucina. Certo i sapori tropicali non sono adatti a tutti i palati, soprattutto a quelli occidentali, certamente non abituati allo speziato e al mix dolce salato. In ogni caso, il cibo tradizionale in questo angolo di mondo, parte principalmente dal pesce, come è normale che sia. Il turista che non ama troppo i condimenti, quindi, può essere comunque certo di gustare del cibo fresco e appena pescato, anche se poco insaporito. Il tonno è presente perennemente a tavola e spesso viene condito con il cocco. Ad accompagnare il pasto il riso e il Roshi, un tipo di pane simile alla piadina. Per quanto riguarda il pescato, comunque si preferisce grigliato o arrostito, a volte pure fritto.
E’ un Paese comunque prettamente musulmano, per cui se per i turisti nulla cambia, per gli abitanti c’è il mese sacro da rispettare durante l’anno, il cosiddetto Ramadan. Di solito cade nel nono mese del calendario lunare e per quelle quattro settimane si pratica il digiuno fino al tramonto. Il normale rendimento della giornata lavorativa, ovviamente, diminuisce sensibilmente e la notte ci si riunisce tra amici e parenti non solo per sfamarsi, ma per praticare insieme qualche gioco tradizionale maldiviano.
Da provare durante una vacanza alle Maldive, è anche la bevanda tipica che è il Toddy, sciroppo di cocco fresco ed essiccato. Buonissimo anche il mas huni, che è tonno affumicato sbriciolato e unito con il lime, cipolla, pepe e cocco. Se non vi trovate all’interno di un resort, da queste parti, potrete contare sulla possibilità di parlare l’inglese. La lingua ufficiale, comunque, è il Dhiveni che è di origine indo-ariana che somiglia molto al cingalese. La scrittura, invece, viene riprodotta da sinistra a destra ed è detta Thaana. L’inglese si studia comunque anche a scuola e il sistema britannico nelle classi, viene seguito dal 1960.