Zanzibar consigli di viaggio: i pericoli del mare

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Ogni paradiso può nascondere un inferno, ma certo questo non è il caso di Zanzibar che con il suo paesaggio da cartolina, è un luogo piuttosto tranquillo dove andare in vacanza. Da questa parti anche in acqua si può stare tranquilli e i pericoli che si potrebbero correre, non sono troppo diversi di quelli delle altre parti del mondo.

 Negli specchi d’acqua e anche a bassa profondità, non troverete coccodrilli o ippopotami, c’è da dire però che non mancano gli squali ma sicuramente sono ben lontani dalla spiaggia. I sub che arrivano da tutto il mondo, sono attratti dalla possibilità di vederli e vengono organizzate molte escursioni a tema, proprio per far felici i turisti. In ogni caso, non si sono mai registrati particolari attacchi ai danni di un essere umano.

Certo può capitare, invece, di essere vittima di una puntura marina provocata da spugne, coralli o pesci. Ancora più frequente, come capita anche da noi, sono quelle molto fastidiose delle meduse. In questo caso, la cura è quella di utilizzare l’aceto o il balsamo di tigre. Possono pungere anche i coni dotati di proboscidi velenosi bisogna immobilizzare l’arto colpito, applicare una garza e chiamare subito un medico. Ancora, attenzione alle spine di ricci, stelle marine, razze e pesce chirurgo. In questo caso utilizzate l’acqua calda per annientare l’azione del veleno.A proposito, l’acqua del rubinetto a Zanzibar non va mai bevuta se non è sterilizzata, visto che il sistema fognario di Stone Town è vecchio di un secolo. Non sono rare nella zona, infatti, delle periodiche epidemie di colera. Bevete solo acqua in bottiglie sigillate, anche se il vostro viaggio dura solo pochi giorni o acquistate delle pastiglie purificanti che possano aiutare il vostro stomaco a non entrare in subbuglio. E’ chiaro che in questi tratti d’Africa i casi di diarrea del viaggiatore, comunque, non sono troppo infrequenti perciò portate con voi dei reidratanti.