Lo Stato dell’Uttarakhand, in India, sa stupire come il resto del Paese, tra colori e tradizioni assolutamente affascinanti. Il periodo migliore per raggiungere tale tratto di Paese va da maggio a giugno, ma dopo aver scoperto le sue peculiarità, potreste avere voglia di studiarne anche l’artigianato per poter fare shopping. Ecco cosa trovare di tipico:
In Uttarakhand, bisogna sapere che vengono allevati animali da lana in primo luogo pecore, ma anche conigli d’angora e capre pashmina. Da qui prende vita un coloratissimo e divertente artigianato che non mancherà di incuriosirvi. Vengono prodotti pankhi, scialli e anche thulma, pesanti coperte che hanno la caratteristica di essere piuttosto pelose. Ci sono, dunque, tappeti decorati con colori sgargianti e il colore non supera i venti euro.
belle sono poi le candele che, tra l’altro, rivestono una importanza fondamentale nelle celebrazioni religiose induiste. Più note sono quelle decorative di Nainatal, una piccola cittadina tra le pendici dell’Himnalaya. Hanno forme fantasiose e sembrano spesso delle vere sculture. Il costo base è di cinque euro.
tra le alture locali cresce il rambaans e ne esistono 300 specie diverse. Dopo essere state essiccate e tinte, le sue fibre vengono intrecciate per creare una serie di cestini, borse, decorazioni murali e oggetti d’arredamento molto particolari. Insomma, non il solito artigianato di juta tipico dell’India.
da tenere d’occhio poi il rame e la sua lavorazione qui in India. Quest’ultimo si lavora dal XII secolo alle pendici dell’Himalaya. Un nobile metallo che nel tempo ha raggiunto molta raffinatezza e tecniche differenti di lavorazione. Si trovano oggetti di tutti i tipi tra vasellame, anfore, maschere, strumenti musicali e, non ultimo, ovviamente i gioielli. Questi ultimi di solito non sono molto costosi e il prezzo parte da 10 euro. Un bel souvenir da portare ai propri cari al ritorno in Italia, a ricordo di un viaggio fantastico e a tratti davvero affascinante.