Nessuna trattativa tra la compagnia di bandiera Alitalia e la compagnia Wind Jet, cui negli scorsi giorni è stato inibito il volo a causa dei grandissimi dissesti economici interni. L’amministratore delegato dell’Alitalia, Andrea Ragnetti ha comunicato che non vi sono possibilità di riaprire il dialogo tra le due compagnia. Lo stesso Ragnetti poi precisa che Alitalia sta perdendo ogni giorno circa 80mila euro per la riprotezione dei passeggeri della Wind Jet bloccati a terra. Una somma pensante che pesa ancora di più sulle casse di una compagnia già duramente provata dalla crisi.
Il fallimento di una compagnia aerea è purtroppo un brutto segnale, in un periodo di recessione è ancora più drammatico anche per quel che comporta: perdita di stipendi e di posti di lavoro. Ma Alitalia insiste dicendo che la trattativa c’è stata, il dialogo era imbastito ma che è stata la low cost a non voler chiudere. Intanto il Codacons ha deciso di diffidare tutti i principali circuiti di pagamento delle carte di credito (Visa, Diners, Mastercard, American Express, Abi) e le associazioni di categoria delle agenzie di viaggio come Fiavet, Assotravel e Assoviaggi a non riversare alla compagnia siciliana Wind Jet il denaro incassato dai consumatori per l’acquisto dei biglietti di viaggio.
Pare infatti che i soldi dei viaggiatori rimasti a terra siano ancora nelle casse delle agenzie di viaggio e dei gestori delle carte di credito. Una volta consegnati alla compagnia aerea sarebbe più difficile per i consumatori ottenerli indietro, in quanto andrebbero nei beni messi a disposizione per i creditori del fallimento. Lo stesso Codacons minaccia di presentare une esposto alla Procura della Repubblica per appropriazione indebita se tale denaro non verrà restituito in tempi brevi. Ancora aperto il dialogo invece con le forze politiche: ieri l’incontro con il Ministro Passera.
Fonte: Asca agenzia di stampa