Vacanze e crisi economica: rincari del 12,7 per cento

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Non manca molto al Ferragosto 2012, cioè al momento clou dell’estate e la maggior parte degli italiani è già in ferie.In molti casi non per scelta personale, ma semplicemente perché l’azienda ha deciso di chiudere ma alla vigilia del grande esodo, almeno secondo le previsioni, Confartigianato ha controllato che tipo di peso può avere la situazione economica sulle vacanze degli italiani.

In questo modo viene fuori un dato che di certo non farà piacere a nessuno: mettersi in viaggio stavolta costa il 12,7% in più rispetto a giugno 2011. Questo a causa degli aumenti di prezzi e tariffe di carburanti e servizi di trasporto. L’impennata è maggiore ovviamente nel Belpaese piuttosto che altrove e ci fa guadagnare un primato negativo tra i Paesi dell’Unione Europea. In generale, comunque, i costi per la mobilità delle famiglie sono cresciuti nell’ultimo anno del 4,7%.

Il caro-vacanze pesa soprattutto riguardo al gasolio che è aumentato del 15,2% tra luglio 2011 e luglio 2012. A seguire, poi, c’è la benzina, con un più 11,9%. Fare un pieno di carburante per un’auto di media cilindrata, è aumentato di almeno 11 euro rispetto allo scorso anno. Il costo maggiore è dovuto per l’85% all’incremento delle imposte sui carburanti. Con l’aereo, in questi mesi, invece, si è pagato un più 10,9 per cento. Non è diverso per i pedaggi e i parchimetri, con un più 4,8 per cento. A sentire tutte queste novità in negativo, i più si spaventano e cominciano a pensare che sarebbe meglio restare a casa, ma alla fine siamo in estate e il caldo fa venire voglia di mare, montagna e relax. L’anno in corso è stato molto pesante a livello di crisi economica e, adesso, ci sarebbe davvero tanto bisogno di volare via lontano e di non pensare a nulla. Il portafoglio, però, non lo permette e allora si sogna o si cerca un last minute conveniente, per potersi rilassare prima di tornare in ufficio.