Era l’ultima tartaruga gigante della sua specie ed era rispettata e riverita come una star dagli ambientalisti, non solo per la sua bellezza ma per l’evidente rarità. E’ finita però la vita di questa creatura e non se ne conoscono ancora le cause. Tra lo stupore e la tristezza, a rendere noto quanto accaduto, ci ha pensato il responsabile del parco nazionale delle Galapagos. Del resto, secondo le previsioni, Lonesome George, doveva avere almeno cento anni e non era certo un essere vivente appena nato. Era stato trovato nel 1972 ed era diventato un simbolo delle Isole Galapagos dell’Ecuador, attirando costantemente turisti da tutto il mondo. Solo lo scorso anno, ad esempio, si calcola che sono giunti da queste parti almeno 180mila visitatori.
Solitario per forza di cose, apparteneva alla sottospecie delle tartarughe giganti dell’isola di La Pinta, una delle più piccole delle Galapagos. Il suo buffo soprannome aveva un reale motivo d’essere: derivava dal fatto che nel 1993 si era tentato di farlo accoppiare con scarsi successi. Quello era l’unico modo affinché la sua specie potesse non estinguersi, ma si era mostrato del tutto disinteressato. Addirittura, le due tartarughe femmine di sottospecie differenti scelte erano state allontanate nemmeno con troppa gentilezza.
Inaspettatamente adesso è morto e non è stata di sicuro la vecchiaia visto che le tartarughe giganti delle Galapagos possono vivere fino a 200 anni. Sono sempre state belle oltre che importanti, tanto che Charles Darwin se ne è più volte servito per elaborare la sua teoria sulla evoluzione. Che ne sarà adesso di Lonesome George? E’ ipotizzabile che possa venire imbalsamato al più presto, anche per continuare una delle sue attività più proficue: quella di attirare i turisti. Di certo sarà effettuato un esame necroscopico per tentare di scoprire le cause della morte e in suo ricordo potrebbero essere organizzate molte attività a tema o aprire delle strutture che non lascino dimenticare questo simpatico e particolare essere vivente.