Un viaggio in India diverso, non troppo turistico insomma. E’ quello che può riguardare il Gujarat, che si trova ad Ovest del Paese e che confina con lo stato di Maharashtra (Mumbay) a sud e con il Rajasthan a nord. Tra le sua tante peculiarità, quella più nota è che si tratta della patria del Mahatma Gandhi. Per gli amanti dei paesaggi mozzafiato, inoltre, ha un lungo litorale sull’Oceano Indiano di circa 1600 km. chi arriva da queste parti non può non notare subito il suo grande patrimonio artistico, culturale, sociale e naturale e un tour in loco non può non iniziare da Ahmedabad, la capitale.
Qui avrete davvero l’imbarazzo della scelta su cosa vedere subito tra moschee, baoli ovvero i pozzi monumentali, l’antica cittadella fortificata, il museo Calico, il più importante sulla tessitura, templi e l’Ashram Sabarmati fondato da Gandhi nel 1917. La seconda tappa può essere Bhuj, nella regione del Kutch, dopo essersi fermati a Modhera, per visitare il suggestivo tempio del Sole, edificato poco dopo l’anno 1000. La curiosità è che in certi mesi dell’ano, in cui sia il Mare Arabico che le piogge sono più invasivi, la zona viene isolata dal resto del Gujarat. A Bhuj non potete perdere l’antico e il nuovo palazzo del Maharaja, oltre al Kutch Museum. Ecco poi Dwarka, una delle sette città sante dell’induismo sacra a Krishna che vi si rifugiò e, poi, Porbandar, città natale di Gandhi, e Junagadh, dove a febbraio con la luna piena si svolge lo Shivatri Festival ai piedi del monte Girnar. Quest’ultimo è pure luogo di preghiera per indù, jana e buddisti.
Sarebbe da vedere pure il Forte d’Uparkot, il Mausoleo di Maqbara e sulla strada per Girnar l’iscrizione rupestre di Ashoka datata 250 a.C. Se vi avventurate nella Foresta di Gir, potete incontrare il raro leone asiatico. Lothal, è un importante sito archeologico che risale a circa 4.500 anni fa, quando era un porto della civiltà Vallinda.