E’ inspiegabile, ma quel mix terribile di coincidenza sfortunate, di storie struggenti e di un finale che tutti vorremmo cambiare, rende il Titanic tristemente familiare a tutti. Ci sembra quasi di conoscere i passeggeri a bordo, di aver attraversato quei saloni ampi dalla prima alla terza classe, di aver ascoltato suonare gli eroici musicisti che continuarono fino alla fine a cercare di rendere meno tragico l’evento. Certo il film di James Cameron e le altre pellicole sul transatlantico dei sogni, hanno contribuito a rendere la nave molto famosa, ma sicuramente rappresenta un pò la storia di tutti, un mondo che conosciamo bene perchè la nostra natura è quella di ritenerci sopra ogni cosa. Con questo tipo di forza, però, non si vince mai. In tal modo, a cento anni dal naufragio sono molte le commemorazioni da Belfast dove è stata costruita all’Oceano Atlantico, dove è tristemente affondata.
Questa notte è arrivato il centenario: per la precisione il Titanic ha iniziato il suo viaggio verso le profondità marine circa tre ore dopo aver colpito un iceberg alle 23:40 del 14 aprile 1912. Cento anni e nessuno ha mai dimenticato che 1500 persone calarono a picco con la nave carica di meraviglie e tesori. 2.208 le persone a bordo, fra passeggeri e membri dell’equipaggio e ora è il momento di commemorare la tragedia. In particolare a Belfast dove il “palazzo galleggiante” prese forma. In queste ore, proprio qui migliaia di persone hanno partecipato a un concerto al Waterfront Hall con Joss Stone e Bryan Ferry e a una messa in ricordo delle vittime alla cattedrale anglicana di St. Anne.
Le cerimonie però non si sono limitate a questo luogo. Il ricordo non si è allontanato nemmeno dalla zona dove ha avuto luogo l’incidente a 640 chilometri al largo della costa di Newfoundland, a bordo della nave da crociera MS Balmoral. Il natante che nonostante lo stop a causa di un malore a bordo, ha avuto il compito di riproporre la stessa traversata con un finale diverso, ha tenuto a bordo due messe per ricordare il disastro. La prima all’ora esatta dello schianto contro l’iceberg e l’altra in coincidenza dell’orario dell’affondamento, cioè alle 2.20 locali (le 06.47 di stamattina in Italia). Per i passeggeri è stato il momento di lanciare in mare alcune corone di fiori, mentre risuonavano le note di ‘Nearer my God to thee’, lo stesso brano eseguito dalla banda del Titanic al momento dell’incidente.
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