Potreste trascorrere in India anni senza riuscire a girarla tutta, vista la sua grandezza e la bellezza dei luoghi. Ecco che oggi, ad esempio, intraprendiamo un tour “virtuale” a Fatehpur Sikri, a circa 38 km da Agra, nell’Uttar Pradesh. Si tratta di una città piuttosto piccola, la cui costruzione risale alla volontà dell’imperatore Akbar con una storia curiosa: fu abitata per non più di 14 anni. Sull’argomento, ovviamente, sono sorte una serie di leggende, a cominciare da quella che racconta come l’imperatore a soli 26 anni era stato in grado di accumulare molto potere e ricchezze, ma non riusciva ad avere figli. Aveva scelto molte mogli, ma nulla.
Accadde quindi che al termine dell’annuale pellegrinaggio ad Ajmer giunse proprio a Fatehpur Sikri alle porte di Agra e decise quindi di andare a trovare Shaikh Salim, un santone chishti, un ordine sufista. Quello che predisse l’uomo lo lasciò senza parole. Avrebbe infatti avuto in breve tempo tre figli maschi. E’ chiaro che tutto andò secondo quanto detto e allora decise di costruire quella che poi diventò una vera e propria città fantasma.
E’ possibile che ne abbia scelto pure lo stile architettonico, anche perché prevedeva che si seguissero i dettami persiani. Tuttavia, non sono mancate le decorazioni all’interno tipicamente indiane su un totale ammasso di arenaria rossa, che nell’area di certo non mancava. Al momento in cui però la sua priorità divenne quella di difendere i confini nord-ovest del suo impero con lui partì tutta la corte e nessuno fece ritorno. Oggi da queste parti potete vedere ancora il Diwan-i-am, il Diwan-i-khaas, la Jama Masjid, la Buland Darwaza e il Palazzo di Jodha bai. Una delle opere d’arte che più incanta il visitatore è la Buland Darwaza, tra le entrate più importanti della Jama Masjid, sacra ai musulmani. In più rappresenta la porta più grande di tutta l’India. La Jama Masji, la moschea, è un altro luogo considerato sacro dalla maggior parte dei musulmani. Il Diwan-i-a, la sala per il pubblico, resta la zona dove si svolgevano invece le celebrazioni più importanti e le preghiere comuni. Il Diwan-i-khaas, comprendeva la sala per le udienze private.