Una esperienza terribile che nessuno di noi, per fortuna osiamo dire, può capire, ma questo non vuol dire che non si può essere estremamente vicini con il cuore a quanti hanno vissuto la tragedia della Costa Concordia un paio di giorni fa. Il naufragio al largo dell’Isola del Giglio, al momento sembra essere frutto di una manovra azzardata e se questa notizia dovesse essere confermata la rabbia sarebbe ancora più grande. Intanto, non tutti potranno raccontare quello che è veramente successo, per alcuni il tempo si è fermato proprio su quel maledetto natante che sembrava essere segnato dalla sfortuna sin da quando all’inaugurazione la bottiglia di champagne non si ruppe e fu considerato un cattivo presagio. Questa lo ricordiamo è una pratica molto comune in mare, dove marinai e comandanti sono particolarmente superstiziosi. Fino a questa mattina erano in 3 i morti, due francesi e un peruviano membri dell’equipaggio. Ora sono in cinque.
I sommozzatori, infatti, hanno trovato altri due corpi nella parte della nave invasa dall’acqua e visto che all’appello mancano almeno 15 persone si teme davvero il peggio. Si tratta di un paio di uomini anziani che hanno avuto il tempo di indossare i giubbotti salvagente prima probabilmente di essere travolti dall’acqua e il solo pensiero di quello che possono aver patito fa rabbrividire.
Non è facile e neppure immediato ispezionare le 1500 cabine presenti, con il pericolo che la nave collassi e vada al fondo e con il concreto rischio di danni ambientali se dovesse uscire fuori il carburante, rovinando per sempre una delle zone più belle di Italia. E’ una corsa contro il tempo. Ancora 48 ore per cercare eventuali superstiti e poi si comincerà a lavorare proprio sul materiale inquinante presente a bordo. Il comandante Francesco Schettino, inoltre, resta in carcere per paura di inquinamento delle prove e di fuga.