Natura incontaminata e paesaggi dall’aspetto selvaggio. Non tutti sanno che quello splendido tratto di mondo che corrisponde al nome di Sri Lanka vanta pure un primato unico e tutt’altro che trascurabile. E’ la più antica riserva naturale e tale prestigioso quanto importante riconoscimento le è stato donato con un editto del III secolo a.C dal re Devanampiya Tissa. Senza contare poi che a partire dagli anni Trenta del secolo scorso, è iniziato un progetto moderno di protezione della natura.
Attualmente nello Sri Lanka, circa il 10 per cento dell’isola è protetta e vi si trovano, nello specifico, parchi nazionali gestiti dallo Stato e sanctuaries, cioè zone di rispetto. Ciò significa che la manutenzione è affidata alla responsabilità e alla educazione del visitatore. C’è da dire però che oggi dei dodici parchi nazionali, quattro sono lontani dalle zone considerate “a rischio” e aperte ai visitatori. Parliamo di Bandala sulla costa meridionale tra Hambantota e Tissamarahana zona perfetta per i bird-watchers. Non manca Yala West, quello più vasto con la presenza degli elefanti e altri due all’interno.
Horton Plains è noto per la sua protezione verso le specie d’alta quota e solo ed esclusivamente qui si può giungere pure senza guida ufficiale. Ci si può muovere piedi e scoprire il meglio del paesaggio. Se infine non amate solo i percorsi prevalentemente turistici una buona alternativa per voi può essere pure Uda Walawe, ancora una volta allietato dalla presenza degli elefanti. Interessante, del resto, la varietà di animali presenti nello Sri Lanka, davvero infinita. L’unico essere vivente scomparso ormai da tempo è il leone, che comunque si trova se non altro nella bandiera nazionale. C’è da dire però che ci sono specie, come ad esempio i leopardi che si trovano soltanto all’interno dei parchi nazionali e questo rende chiaro quanto anche la fauna vada protetta al massimo ancora di più da queste parti.