In Madagascar non troverete solo i teneri lemuri ad osservarvi curiosi dagli alberi, ma potrete organizzare anche giornate dedicate allo snorkeling o alle immersioni o, ancora, ai tour dell’entroterra. Tra le attività più rilassanti e meno turistiche c’è poi la possibilità di prevedere una suggestiva gita in barca quando le acque sono calme e il sole splende alto nel cielo. Perfetta per simili alternative è, ad esempio, la costa orientale o il canale di Pangalanes fondato dai francesi nel periodo della colonizzazione. Quest’ultimo in certi punti è separato dall’Oceano Indiano solo da dune di sabbia. Con un tour giornaliero, giungerete da Manambato a Toamasina.
Se invece volete provare questa escursione per più giorni, vi conviene portare con voi una tenda, visto che i villaggi lungo il canale non offrono spesso alloggi per stranieri. Nella parte occidentale dell’isola si trovano due grandi fiumi navigabili che sono il Tsiribihina e il Manambolo e grazie alla barca potrete vedere dei luoghi altrimenti non raggiungibili solo con l’ausilio dell’auto.
Ancora, una gita sul fiume che non segua i soliti percorsi può essere quella sul Mangoky di più giorni che giungerà anche nella bellissima quanto curiosa foresta di spine. Si parte da Toliara ma non male è anche il percorso sull’Onilahy, che scorre a sud di Toliara. Se amate le sfide la prova giusta per voi è quella di una gita sul Sahatandra della regione orientale. Da abbinare a una visita agli indri nel parco nazionale di Andasibe-Mantadia. Se siete in cerca di idee alternative, ancora, tutti i centri turistici della zona offrono la possibilità di pesca con lenza nell’Oceano Indiano. Quasi tutti gli hotel, infine, mettono a disposizione o affittano delle barche per la pesca in alto mare. In questo senso, dei punti di partenza ideali sono Nosy Be, Nosy Sainte Marie, Ramena, Ifaty e Tolagnaro.