Una formazione geologica incredibile, di quelle che un viaggiatore osserva con un pizzico di curiosità e si chiede se davvero siano solo il risultato di particolari condizioni meteorologiche lunghe secoli o se, invece, non ci sia sotto un intervento divino. Il nome è già curioso: Ischigualasto e il termine ha origini quechua e significa “luogo dove tramonta la luna“. Si trova nell’omonimo Parco Provinciale nell’area di San Juan, proprio al confine con il Cile ed è ogni anno sempre più visitato dai turisti provenienti da tutto il mondo. L’area circostante appare decisamente desolata e qui non è difficile sentirsi in perfetta comunione con il mondo, tra silenzi, natura e colori rossastri che sembrano infiammarsi al tramonto.
Zone aride che infatti sono note in tale tratto di globo con il nome di Valle della Luna, per loro aspetto aspro e poco accogliente, ma in effetti è proprio questo il loro punto di forza. Il parco in realtà è tutto carico di formazioni rocciose e si estende su una superficie di ben 600 chilometri. Nessun elemento però può competere con Ischigualasto che dal 2000 vanta anche un prestigioso riconoscimento: è stato dichiarato Patrimonio Naturale dall’Unesco.
E’ tanto importante quanto affascinante, perchè rappresenta una testimonianza geologica preziosa ed è l’unico posto in tutto il Pianeta Blu dove il periodo del Triassico è rappresentato attraverso innumerevoli depositi rocciosi. Vi si trovano, nello specifico, depositi del periodo Carnico e i fossili dei più antichi dinosauri e non è finita qua. Al suo interno, ecco felci fossili e tronchi pietrificati di Protojunperoxylon Ischigualastianus di oltre 40 metri di altezza. Questo indica perfettamente come nelle epoche passate vi fosse tanta vegetazione e il paesaggio apparisse del tutto diverso da quello attuale. I colori nelle diverse ore della giornata sono quasi degni di un caleidoscopio e vanno dal rosso delle rocce al verde della natura, in un ambiente proprio fuori dal mondo e magico.