Sei morti a Genova e questo è solo l’ultimo bollettino disastroso di una ordinaria, o quasi, giornata di pioggia in Italia che causa danni talmente incredibili da far pensare che le immagini dei tg possano riguardare un remoto paese tropicale. Del resto è impensabile che in uno Stato così moderno come il nostro si possa morire a causa delle precipitazioni per quanto violente e continue possano essere. In queste ore, sono state evacuate anche e le frazioni della Val di Vara, Stagnedo e Boccapignone, per il rischio che nuove frane possano mettere in pericolo gli abitanti già provati da vari disagi.
A Genova da ieri non si può circolare con le auto secondo quanto ha disposto il sindaco Marta Vincenzi e nelle strade si spostano soltanto mezzi di soccorso. Dopo una notte serena, tra l’altro, la pioggia ha ripreso a cadere e potrebbe aumentare con grande e reale preoccupazione di chi vive nelle zone limitrofe. Si teme pure per il Piemonte e, secondo quanto dice una nota della regione, grande attenzione c’è per la provincia di Alessandria. Da queste parti, infatti, il pericolo di frane ed esondazioni è piuttosto reale soprattutto nella zona di Ovada. Se a Genova ieri sono morte sei persone e tra queste due bambine, si deve fare di tutto affinchè non ci siano più disgrazie di questo tipo e in vista di un autunno non proprio tranquillo a livello meteorologico è il caso di non restare con le mani in mano.
Nelle prossime ore la pioggia potrebbe riguardare le zone a ridosso dello spartiacque appenninico tra la Liguria di Ponente e le province di Cuneo, Asti ed Alessandria, a nord il Verbano, l’alto Vercellese, il Novarese ed il Biellese. Nelle scorse ore, invece, l’alluvione non ha risparmiato neanche la zona alluvionata del Levante ligure e, in tal senso, le prossime 24-36 ore saranno cruciali.