Un prodotto costoso, raro e delizioso: si tratta del tartufo bianco o “tuber” come lo chiamavano gli antichi romani che se prima era soltanto un alimento sognato dai più e gustato da pochi, oggi è più fruibile grazie al sorgere intorno alla sua raccolta di sagre, festival e appuntamenti a tema. Uno dei più importanti, a tal proposito, riguarda l’81esima edizione della Fiera del Tartufo Bianco di Alba che ha da poco preso il via e si concluderà il prossimo 13 novembre.Una vera e propria celebrazione che, nel frattempo mette in luce tutte le peculiarità locali a tavola ma anche in altri settori.Dalla gastronomia al floclore si giunge al palio degli asini e alla rievocazione medievale della Giostra delle Cento Torri che si sono tenuti nei giorni scorsi.
Oggi i buongustai di tutto il mondo si ritrovano ad Alba, ma tutto questo si deve a Giacomo Morra, albergatore e ristoratore che nel dopoguerra prese l’abitudine di spedire il miglior tartufo dell’anno alle grandi personalità che all’epoca erano piuttosto in luce decretandone un sicuro successo. Tra i “vip” che assaggiarono il prodotto tipico locale ci furono Harry Truman, Winston Churchill, Alfred Hitchcock e così via continuando.
Oggi parliamo di una media di un milione di presenze all’appuntamento annuale. L’unico problema è stato sempre il suo costo anche per una degustazione, ma stavolta c’è una novità. In tempi di crisi economica il tartufo si assaggia con una somma che non supera i 30 euro a grattata.Il cuore della kermesse riguarda il Palatartufo dove si tiene il mercato mondiale del Tuber Magnatum pico con 2 euro per il costo di ingresso. Qui potrete imparare a scegliere, toccare annusare e ovviamente assaggiare questo ingrediente così prezioso e particolare e chiedere informazioni ai famosi cercatori del tartufo. Dopo si può andare alla scoperta di Alba splendida città-medievale con case-torri e un lungo passato.Le possibilità di escursioni sono tantissime e il posto merita davvero in qualunque periodo dell’anno, adesso grazie al tartufo ancora di più.