Il Vietnam è davvero un Paese particolare e il periodo migliore per visitarlo e di solito compreso tra novembre e aprile, perchè ci troviamo nella stagione secca. Da giugno ad agosto, invece, c’è caldo e non mancano l’umidità e le precipitazioni. Un soggiorno da queste parti per conoscere al meglio la sua cucina e le pietanze peculiari, non può durare meno di dieci o quindici giorni, anche perchè le varie regioni presentano dei piatti differenti e tutti da gustare. Per scoprire i sapori locali se non siete dei palati estremamente fini, il consiglio è quello di acquistare qualcosa nelle bancarelle per strada, ma sempre grande attenzione soprattutto ai cibi crudi. Bene comunque arrivare con un tour operator specializzato che organizzerà per voi un soggiorno particolare a richiesta. Informatevi per poter scoprire angoli remoti e fuori dai classici percorsi turistici.
Vi troverete certamente davanti un piatto di pho, la zuppa di noodle vietnamita e anche il caffè denso e nero, dopo aver riempito la pancia con fresce baguette. Ancora c’è il cha ca, il pesce fritto soprattutto ad Hanoi, i banh beo, pancake di farina di riso con gamberetti, scalogno e salsa di pesce a Hue e il nbanh mi panino con la baguette, a Saigon.
Gli ingredienti locali sono in linea di massima appena raccolti e genuini, così come sono ottime le erbe aromatiche. I piatti si rifanno molto alle influenze coloniali cinesi, cambogiane e francesi. Buoni pure i condimenti a base di coriandolo, basilico, cipolle verdi germogli di soia e salsa di pesce. Al mercato potrete imparare molto sulla cucina vietnamita, già osservando mandarini e gamberetti. Potete chiedere ai venditori che di solito sono disponibili a raccontarvi qualcosa di più su ciò che vendono e producono. Magari avrete difficoltà a farvi capire in inglese, ma anche con l’universale linguaggio dei gesti, potrete vivere una esperienza particolare tutta dedicata al cibo.