Gli italiani si muovono più facilmente entro la propria penisola e almeno nel 2010 non hanno varcato in massa i confini nazionali. E’ quanto rivela Eurostat con i suoi dati e a sorpresa confermano un quadro curioso degli abitanti del Belpaese. Ci immaginiamo sempre un popolo che ama girare il mondo che, soprattutto al Nord, non esita a rimanere per molte ore in aereo pur di vedere posti splendidi e meravigliosi, invece non è proprio così. In più ci si è messa anche la crisi economica che di certo non permette di spendere grosse cifre o comunque invita a risparmiare in attesa di tempi migliori e in questo noi restiamo, a quanto pare, in testa.
A livello di cifre possiamo dire che su 80,7 milioni di partenze nel 2010, 66,2 riguardano gite non lontano dal paese di residenza. Vanno di più i weekend e gli spostamenti in chilometri sono piuttosto limitati. Italiani quindi pantofolai? Non necessariamente, ma di certo è assolutamente vero che sono state segnalate lo scorso anno oltre un miliardo di gite turistiche per i cittadini dell’Ue. Bisogna vedere cosa succederà quest’anno: nel 2011 la tendenza è continuata o le partenze a lungo raggio hanno ripreso a moltiplicarsi.
Del resto, da una manciata di mesi si è assistito anche ad un aumento moderato ma reale dei costi dei viaggi, rendendo più complesso organizzare una vacanza soprattutto se si ha, come molti, un lavoro precario e difficoltà a conservare del denaro, arrivando a fine mese praticamente senza soldi. Il rapporto Eurostat è chiaro: l’Italia è tra i Paesi con il maggior numero di viaggi domestici di lunga durata. Il 35 per cento non restano più di quattro notti e solo il 14,5 per cento sono andati all’estero. Come rispondono le agenzie di viaggio e i tour operator a questo fattore? Di certo moltiplicando le promozioni e le offerte e non solo per l’estate e invogliando quindi anche chi non ha molti soldi a conoscere il mondo.