Troppo sottovalutato in nome di altri tipi di viaggi dedicati ad un target ben preciso di persone come famiglie o single, il turismo gay è invece in grado di far girare l’economia del settore delle partenze. Ecco perchè bisogna prestare attenzione alle esigenze di chi opta per tale tipo di vacanza ed è disposto anche a spendere pur di trovare il comfort e i dettagli che più desidera. Se ne parla in questi giorni a Bergamo dove è stata organizzata una fiera nazionale che possa finalmente far decidere a tour operator e agenzie di viaggio di non creare programmi appositi e personalizzati solo periodicamente e per le grandi occasioni, ma di includere definitivamente tale voce nell’ambito visto che i numeri parlano chiaro e i guadagni sono sempre più consistenti.
Parliamo nello specifico di almeno tre miliardi e 200 milioni di fatturato l’anno, pari al 7% del settore turistico. Un conto finale non da sottovalutare che potrebbe rappresentare il colpo di fortuna che cambia per sempre una voce che tutti vorrebbero includere nel proprio budget personale ma soprattutto se con un lavoro instabile e molti figli a carico diventa impossibile da prendere al volo.
L’evento in quetione fa parte della 11/a edizione di NoFrills, che ha inserito l’Expo Turismo Gay italiana, con il patrocinio del Ministero del Turismo. Recenti ricerche in merito negli ultimi mesi del resto hanno mostrato un’altra positiva tendenza, sembra che il 70% delle agenzie italiane di viaggio e’ disponibile a lavorare con i tour operator che propongono viaggi destinati ai gay. Nuovi cataloghi, proposte particolari e magari low cost: si tratterebbe di una vera svolta, quella che ci vuole adesso e magari anche in tempi di crisi economica qualcosa potrebbe cambiare. I viaggi sono sempre più amati ma per chi non desidera il fai da te, ci vuole sempre un pacchetto promozionale invitante che faccia mollare tutto e prendere il primo aereo in volo: destinazione relax totale.