Roma, grazie alla sua millenaria tradizione storica ed artistica, è ricca di bellissime vile d’epoca, che si perdono all’interno di parchi dal sapore antichi e nei quali perdersi: oggi conosciamo insieme uno dei parchi più belli della Capitale, villa Doria Pamphilj. Si tratta di una tenuta di campagna di una famiglia nobile romana, estesa per circa 180 ettari, tanto da essere considerata uno dei più grandi parchi di Roma, oltre ad una delle ville meglio conservate dell’epoca cui si riferisce.
La villa è divisa in tre parti: il palazzo e i giardini (pars urbana), la pineta (pars fructuaria), e la tenuta agricola (pars rustica). La parte più antica è senza dubbio la Villa Vecchia, che sorge lungo la via Aurelia e venne eretta nel 1630, ad opera di Panfilo Pamphilj. La Villa Nuova invece venne eratta nei quindici anni successivi ad opera di Papa Innocenzo X Pamphilj e divenne da quel momento teatro epiche battaglie per la difesa della Repubblica Romana.
Solo a metà del 1800 la Villa venne unita alla confinante Villa Corsini, diventando il complesso attuale che tutti noi possiamo visitare: all’interno della villa anche una cappella funeraria opera di Odoardo Collamarini. Come viene utilizzata oggi la Villa? Si tratta di un luogo ideale per una passeggiata, per fare sport, per starsene da soli o in allegria con gli amici, per un pic nic improvvisato in un ambiente bucolico e molto romantico.
In estate poi, nei mesi di luglio ed agosto, nella villa si possono ascoltare concerti, organizzati nell’ambito della rassegna I concerti nel parco, giunto alla sua ventesima edizione. Cosa visitare all’interno del parco? Il Palazzo delle Statue, la Fontana di Venere, il Teatro del giardino basso, la Cappella della famiglia Doria Pamphili, la Fontana del Giglio e quella della Lumaca.
Dal 3 settembre prossimo poi ogni sabato alle ore 11.00 si potrà assistere alla manifestazione Musica a Palazzo: i visitatori potranno ascoltare esecuzioni filologiche, con strumenti e prassi esecutiva del 1600 mentre visitano la Villa e le sue meraviglie. La visita è condotta da uno storico dell’arte ed alterna varie esecuzioni musicali nelle sale (Sala del Pussino, Sala da Ballo, Quadrilatero, Sala Aldobrandini).
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