E’ una sindrome che si fa notare già da parecchio tempo in realtà, eppure ancora è snobbata e, soprattutto, sottovalutata. La crisi da rientro dalle ferie è pronta a colpire buona parte dei vacanzieri che credono di essere tornati troppo presto alle proprie mansioni in ufficio e sentono di impazzire se solo si fermano a pensare che dovranno trascorrere altri 365 giorni prima che riposo e sole caldo estivo, torneranno a farsi sentire. Il grande esodo è già avvenuto e solo una minima parte di italiani vanno controcorrente e hanno prenotato adesso mare, piscine e mete esclusive contando su una maggiore tranquillità e prezzi già meno elevati.
Che cos’è la “sindrome da rientro”? Si tratta di un disturbo reale che accomuna tantissime persone e riguarda sintomi molto vicini al sintomi di stanchezza, malinconia, ansia e nervi a fior di pelle come si suol dire. Ad altri non mancano, poi, disturbi ancora più gravi come l’insonnia, la ipersudorazione, la tachicardia, i disturbi dell’alimentazione e la forte emicrania.
Si tratta di problemi, però, che entro certi limiti restano pure normali e di facile scomparsa, il problema è quando non permettono di vivere serenamente e di lavorare con la solita concentrazione e produttività. E’ chiaro che se vi dispiace un minimo di tornare in città ma poi quasi subito riprendete con la solita routine, allora la vostra non è una sindrome ma soltanto una lento ritorno a quello che vi aspetta come sempre. Si ricomincia, quindi, con i soliti ritmi e responsabilità e il corpo e la mente si devono riadattare.Se dopo settimane vi sentite sempre depressi, allora è davvero il caso di rivolgersi ad uno specialista di salute mentale. Prima di questa fase però si può fare qualcosa per accelerare la ripresa? Certamente. Potrete iniziare subito il vostro lavoro per distrarvi ma poi pensare un pò voi stessi. Uscite con gli amici, fate delle lunghe passeggiate e riposate quando ne sentite la necessità.