E’ considerata l’isola regina, quel paradiso in terra che scopre il visitatore che ha la fortuna di partire alla volta della Polinesia Francese, visto che i voli internazionali si fermano proprio in tale tratto di mondo. Il più delle volte si giunge la sera e ci si accorge subito dell’ospitalità e dell’allegria locale, mentre prima i ritirare i bagagli un gruppo di artisti accoglie i nuovi arrivati con tipiche collane di fiori locali, danze e musiche suonate con l’ukulele. Cosa vedere a Tahiti, prima di partire alla volta di altre splendide isole?
- La Valle di Papenoo: si può attraversare a piedi o anche in mountain bike o in 4×4, ma è meglio non avventurarsi da soli e chiedere la presenza di una guida. Lungo la vallata troverete tantissimi siti archeologici e vedute spettacolari punteggiate da cascate. C’è poi un sentiero che conduce fino a passo Maroto che riemergendo, alla fine del tunnel omonimo, di fronte al lago naturale Vaihiria permette di ridiscendere verso l’altopiano di Mataiea.
- il Belvedere: partendo dal Monte Aorai, il ristorante con la sua terrazza panoramica si può raggiungere attraverso la valle di Hamuta, nella regione di Pirae. Vi innamorerete delle verdissima vallata di Fautaua, ma anche della vista sul porto e su Papeete.
- L’altopiano di Taravao: si passa attraverso la campagna Norman sulla penisola di Tahiti e si arriva ad un emozionante punto panoramico.
- la scalata al monte Aorai: è molto semplice e lungo la strada si incontrano vari rifugi attrezzati. Non mancano le cascate, il profilo di Moorea all’orizzonte e in lontananza nell’Oceano, Tetiaroa e Maiao.
- le grotte di Hitiaa: la partenza è in 4×4 e si prosegue verso le strette gallerie di origine vulcanica che raccogliendo l’acque che arrivano da infiltrazioni danno vita a delle cascate.
- Il campo da golf Oliver Breaud ad Atimaono: è stato pensato e poi realizzato su una piantagione di cotone e caffè dove si trovava pure una distilleria di rum. E’ un campo a 18 buche con uno stile retrò.