Il ponte della Musica a Roma fa polemica

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Da una parte del Tevere il Foro Italico; dalla parte opposta sorgerà quello che diventerà il Parco delle Arti e della Musica di Roma. In mezzo, un ponte: il Ponte della Musica. Si tratta di un arco della lunghezza di 190 metri, per 22 metri di larghezza, costruito in legno, cemento e acciaio, che rimane sospeso tra il Lungotevere Maresciallo Cadorna e il Lungotevere Flaminio. La struttura è stata disegnata dalla Buro Happold di Londra (tant’è che il ponte nostrano ha una certa somiglianza con il Millenium Bridge che collega le due sponde del Tamigi), dopo aver vinto un concorso internazionale di architettura. Non solo: il ponte della musica è anche un ponte eco-compatibile, tant’è che sarà aperto solo ai mezzi pubblici elettrici e (forse) ai tram. Ed è anche il primo ponte che viene costruito a Roma da 40 anni a questa parte sul Tevere. Cosa non va?

Le polemiche sul Ponte della Musica
Eppure, l’apertura del Ponte della Musica ha suscitato una valanga di polemiche, dopo che la sua inaugurazione era prevista il 21 aprile, ed invece è avvenuta solo ora. L’assessore all’Urbanistica aveva annunciato lo slittamento di un mese per via di una “eccessiva concentrazione di impegni”, ma il 21 maggio ecco un altro flop: alcune assi di legno si sono rivelate fallate e così ecco un nuovo rinvio per problemi tecnici. Ora sembra tutto risolto, e il ponte dopo due anni e qualche mese di lavori sembra essere pronto.
Non solo: le polemiche hanno investito anche il corso: la stima iniziale era di 7 milioni di euro, mentre il costo effettivo è lievitato fino a 8 milioni di euro. Ma mentre le colpe rimbalzano qui e là (si dice che il progetto lo avesse approvato Veltroni nella scorsa legislatura) il sottosegretario alla Cultura Francesco Giro esulta con un “Habemus Ponte!”…

Fateci almeno un giro sopra.