Puntando ad essere di nuovo un polo di attrazione e un terreno d’incontro fra culture diverse e grandi esperienze artistiche, il 54/o Festival dei due mondi di Spoleto si svolgera’ dal 24 giugno al 10 luglio. Aprira’ ”Amelia al ballo”, la prima opera composta nel 1937 dal musicista e fondatore del Festival, Giancarlo Menotti, allestita in occasione del centenario della nascita. Sara’ lo stesso presidente-direttore artistico Giorgio Ferrara a firmare la regia dello spettacolo, che si avvarra’ delle scene del premio Oscar Gianni Quaranta e dei costumi di Maurizio Galante.
La modestia
Titolo forte del settore prosa sara’ ‘La modestia’, lo spettacolo diretto da Luca Ronconi, che presentera’ per la prima volta in Italia l’argentino Rafael Spregelburd (Buenos Aires 1970), autore di una ‘Eptalogia’ dedicata ai sette peccati capitali nella nostra epoca”; reciteranno Maria Paiato e Fausto Russo Alesi.
Presentazione d’autore
Il fitto cartellone e’ stato illustrato dallo stesso Ferrara, insieme al ministro della cultura Giancarlo Galan, nonche’ da Vittorio Sgarbi, che firma le mostre di scultura contemporanea del festival.
Il calendario
Il calendario di tre settimane e’ fitto di ben 52 spettacoli e appuntamenti culturali, oltre a due laboratori teatrali, 4 convegni , due rassegne cinematografiche ed altro ancora. ”Mi piace pensare a questo festival – ha detto Ferrara – come a un festival della memoria, del ricordo, della valorizzazione di personaggi e vicende che hanno segnato la storia e la cultura di questo paese ed in parte di Spoleto”.
”Il Festival – gli ha fatto eco il ministro Galan – grazie al rinnovato sostegno del ministero e alla competenza di Giorgio Ferrara ha riconquistato prestigio e autorevolezza; recuperando un solido rapporto con gli enti locali: un lavoro straordinario, che ha permesso di rilanciare una delle eccellenze del panorama nazionale”.
Le star al Festival dei due mondi
Quest’anno, a parte Ronconi, appare ricco di titoli il cartellone della prosa, a cominciare dal testo su Garibaldi steso da Andrea Camilleri, per Massimo Ghini (‘Canibardo e la Sicilia’), regia di Giuseppe di Pasquale. Poi si moltiplicheranno gli omaggi: a Nilde Iotti con ‘Il tredicesimo punto” regia di Roberto Ando’; al tema ”Patria e mito”, che impegnera’ Ugo Gregoretti, Renato Nicolini e Marilu’ Prati. L’attore-narratore Marco Balani si dedichera’ a ”Briganti e migranti”, Monica Guerritore dara’ vita ad una ”intervista impossibile” a Oriana Fallaci, pensata da Emilia Costantini. Anouk Aimee (l’attrice della ‘Dolce vita’) leggera’ Moravia; Claudio Santamaria affrontera’ PierPaolo Pasolini; Corrado Augias si dedichera’ a ‘Leopardi e l’Italia’; Anna Maria Guarnieri interpretera’ ‘Eleonora Duse. Ultima notte a Pittsburgh’, regia di Maurizio Scaparro. E ancora Filippo Timi si dedichera’ alla lettura della ”vera storia” di Romeo e Giulietta.
Per la danza classica spicca un ballerino e coreografo spagnolo che l’Italia deve ancora apprezzare, Angel Corella, a Spoleto con la sua compagnia di giovani talenti. Ricca anche la sezione musicale, da un omaggio a Berstein, alla serie dei Concerti di mezzogiorno, all’omaggio di Jean Moreau che leggera’ pagine di Jean Genet, nel corso di una performance con le musiche di Helene Martin.