La città di Burgos è situata nel centro della provincia di Burgos, a circa 244 km da Madrid, nella comunità autonoma di Castilla y Leon (Spagna) Grazie alla sua posizione, Burgos ha prosperato economicamente e spesso i collegamenti di trasporto nazionale (Paese Basco, Madrid, Barcellona-Vigo) e internazionale (Francia, Spagna, Portogallo, Francia)
Origini & Storia
Città con un grande passato, nelle cui strade ebbe inizio l’avventura del Cid Campeador. A dieci chilometri da Burgos infatti, si trova Vivar del Cid, il borgo dove nel 1206, nacque Rodrigo Diaz, il condottiero simbolo della Reconquista della Spagna ai mori. Per gli spagnoli fu El Cid Campeador (il signore vincitore), simbolo glorioso, romantico e fedele al suo re sepolto nella cattedrale di Burgos. La città fu fondata nel 884, rivestì il ruolo di capitale della Castiglia, tra il X e il XV secolo, di questa epoca, rimangono i resti del palazzo reale, chiamato El Castillo, sulle collina nei pressi del centro da cui si può assaporare una splendida veduta.
Esistono, all’interno delle mura dell’attuale castello che domina la città, prove di un insediamento umano già dal neolitico (4500 a.C.) e nella prima età del ferro (850 a.C.).
La città di Burgos fu senza dubbio fondata come tale da un conte castigliano, tal Diego Rodriguez “Porcelos” nell’884. Alfonso III, nel tentativo di frenare l’avanzata saracena, ordinò al conte di fondare un borgo cintato di mura sulla sponda dell’Arlanzon. L’origine della città è, pertanto, militare.
Burgos, popolata per mandato reale e sottomessa direttamente all’autorità dei re di Léon fino al 930, si trasformò in capitale del contado di Castiglia quando questo ottenne l’indipendenza dal regno di León con l’aiuto di Fernan Gonzalez. Quando essi si riunirono, nel 1035, essa rimase capitale fino al 1492.
È stata lo scenario di molti conflitti: le guerre moresche, i combattimenti tra León e Navarra, e quelli tra Castiglia e Aragona. È poi diventata teatro di una battaglia in periodo napoleonico e ancora nel XIX secolo.
Durante la Guerra civile spagnola Burgos era la base del Governo franchista.
Luoghi da non perdere:
L’opera più famosa che simboleggia questa città, è la Cattedrale, capolavoro dell’architettura gotica spagnola, costruita a partire dal 1221, è l’esempio più importante della trasposizione in terra di Castiglia dei canoni architettonici propri delle grandi cattedrali gotiche francesi. La cattedrale, assolve da secoli il suo compito primario; far sentire piccolo e povero il visitatore attraverso le maestose proporzioni. Per i burgalesi invece, la cattedrale è una forte affermazione dell’identità religiosa, dato che Burgos fu per molto tempo un avamposto del cristianesimo contro la presenza musulmana.
Altre chiese di non minore importanza, sempre in stile gotico, sono: la chiesa di San Nicolàs, in cui sull’altare maggiore vi è un favoloso retablo del 1505; San Estebàn, chiesa gotica dotata di imponente torre sulla facciata aperta, l’interno a tre navate, che contiene 18 retabli e un’esposizione di oggetti di oreficeria; la chiesa di San Gil, in cui all’interno si trova un retablo sulla vita della Vergine.
Al di là dell’omonimo ponte sull’Arlazòn, si trova l’Arco di Santa Maria, che in passato segnava l’accesso alla città. Edificato a partire dal 1536, reinterpreta la tipologia classica dell’arco di trionfo, al centro, si trovano le figure di sette grandi guerrieri, tra cui il Cid e Carlo V imperatore, in onore del quale l’opera venne realizzata. All’interno dell’arco, sono state allestite delle esposizioni.
Lungo la riva destra del fiume, si estende il Paseo del Espolòn, un’animata passeggiata creata nell’ottocento, ornata di fontane e di statue. Su di essa il teatro e il palazzo della Disputacio e da qui si arriva alla plaza Mayor, cuore amministrativo della città, orlato da una galleria coperta. Sulla plaza de la Libertad, luogo d’incontro della città, si trova la Casa del Cordon, palazzo fatto edificare dal connestabile di Castiglia che deve il suo nome al cordone dell’ordine francescano che congiunge gli stemmi della facciata.
Da non perdere il Museo de Burgòs, fondato nel 1871 come museo archeologico, a fianco della collezione originaria di reperti archeologici, che varia dal periodo romano a quello visigotico e arabo, il museo espone interessanti opere di scultura e pittura, delle quali “la tomba di Juan de Padilla” di Jil Siloè è il pezzo più importante.
Interessante anche il Real Monasterio de las Huelgas, che è un monastero cistercense fondato nel 1187, il nome deriva da un palazzo di “delizie”. All’interno, vi sono numerosi ambienti eleganti e il Panteon Real con un sarcofago duecentesco. Sempre all’interno del monastero, si trova il Museo de Telas Medievales, che espone tessuti, abiti e gioielli che provengono dalle sepolture reali del convento.
Nella periferia orientale della città, si trova, la Cartuja de Miraflores, fondata nel 1442, merita indubbiamente una visita per i capolavori scultorei che conserva all’interno della chiesa. Al centro dell’unica navata, c’è il mausoleo di re Giovanni II, nell’abside si trova il famoso retablo de la Cartuja, mentre sulla sinistra, la tomba dell’Infante Alonso, tutte opere di Gil de Saloè realizzate sulla fine del XV secolo.
Proseguendo per dieci chilometri circa, lungo la strada di Miraflores, si raggiunge l’antichissimo Monasterio de San Pedro de Cardena, benedettino fondato nel IX secolo, legato alla famiglia del Cid quando il Campeador fu cacciato dalla Castiglia
Clima
Rio Arlanzon Burgos.Il clima di Burgos è continentale mediterraneo o continentale moderato, con influenze mediterranee in pioggia. La stagione delle piogge è la primavera, mentre l’estate è secca e molto meno umida che nel resto della Spagna mediterranea. Gli inverni sono molto freddi e nevosi, con temperature minime che talvolta arrivano a -10 °C. Vi sono spesso abbondanti nevicate, talvolta anche fino alla primavera.
Feste locali
Il 29 giugno iniziano las fiestas de San Pedro y San Pablo (Le feste di San Pietro e San Paolo), la cui durata oscilla da 7 a 10 giorni e, durante le quali, la città si trasforma e si veste di una moltitudine di colori carichi di tradizioni. Oggigiorno, la festa conta di un vario programma di attività, stabilito per ciascuno dei 7 giorni di festa e indirizzato a tutte le fasce di età Tra gli spettacoli più rilevanti:
Proclamazione delle regine nel giorno di inizio della festa
Omaggi floreali alla patrona della città, Santa María la Mayor
Balli e danze di simpatici pupazzi giganteschi (gigantillos, gigantones) nelle strade della città
Tra le attività più caratteristiche:
Alcuni riscontri decisamente interessanti per chi sta pensando di partire a stretto giro
Liencres situata in Cantabria è il gioiello inaspettato di surf, natura e cultura della Spagna.…
Certi contrasti sono davvero sorprendenti, e quattro dei nostri influencer stanno per viverlo di persona.…
Tutto quello che dobbiamo sapere per approcciare nel modo giusto il mondo del turismo last…
Alcune nozioni importanti per iniziare a conoscere meglio il Golfo di Napoli
La Sardegna racchiude moltissime perle da visitare e tra queste ci sono sicuramente Sarrabus e…