Cascia si adagia sul pendio di un colle ai piedi del quale scorre il fiume Corno; insieme a Norcia è uno dei maggiori centri della Valnerina.
Cascia ha fatto di Beni Culturali e Turismo il suo punto di forza. Ed è per questo che si è creato un circuito cittadino e territoriale per conoscere in maniera integrata e gradevole la natura, la cultura, l’arte e la documentazione di questo verde lembo dell’Umbria.
Cenni storici:
L’antica “Cursula” dei romani prese l’attuale nome quando subì l’occupazione di Narsete. Dal XII secolo, quando divenne libero comune, alla sottomissione allo Stato della Chiesa, ebbe una storia segnata da molteplici avvenimenti: lotte con le città vicine e terremoti che la distrussero più volte. Nel periodo medioevale Cascia assunse l’aspetto di un castello fortificato, ma il suo nome è famoso in tutto il mondo poiché legato a Santa Rita.
Luoghi da non perdere:
La chiesa gotica di San Francesco (XIV sec.),che colpisce per la bellezza del rosone e del suo portone ogivale.
La chiesa gotica di Sant’Agostino del 1380, al cui interno si trovano stupendi esempi di affreschi di scuola umbra e perugina.
La collegiata di Santa Maria è uno degli edifici più vecchi di tutta la città, esso risale ad epoca longobarda, anche se, a causa dei danni riportati nei terremoti che hanno caratterizzato la storia geologica di queste terre, è stato notevolmente modificato. Al suo interno possono essere ammirate notevoli opere d’arte come il Crocifisso ligneo del 1400.
La Basilica di Santa Rita , il Monastero di Santa Rita,veri e propri centri religiosi di fama mondiale,(la dimora delle api), la cella in cui venne deposta e il meraviglioso Roseto.La chiesa fu eretta nel 1937 sui resti della chiesa dove morì la Santa. Presenta stili di imitazione bizantina e romanica e custodisce molteplici marmi e affreschi, nonché il corpo mummificato di S. Rita conservato in un’ urna d’ argento e cristallo.
La chiesa di S.Antonio Abate, originaria del 1400 ma ristrutturata e modificata in epoca barocca, che all’interno presenta un ciclo di tele sulla storia del Santo.
La villa di San Silvestro con le rovine del Tempio pagano (II sec. a.C.).
La collegiata di Santa Maria è uno degli edifici più vecchi di tutta la città, esso risale ad epoca longobarda, anche se, a causa dei danni riportati nei terremoti che hanno caratterizzato la storia geologica di queste terre, è stato notevolmente modificato.
Venire a Cascia significa aver scelto volontariamente questa meta: non si capita a Cascia, ci si viene animati da molteplici motivazioni.
Le migliaia di pellegrini, che durante tutto l’anno vi giungono dalle più disparate parti del mondo, arrivano a Cascia con la speranza di trovare conforto alle ansie di tutti i giorni o alle difficoltà che la vita improvvisamente riserva: ed è proprio questa speranza non delusa il vero grande miracolo della taumaturga Rita.
Ma a Cascia vi giunge anche chi vuole, con un termine oggi desueto, “passare l’aria”, trovare cioè un giusto rapporto di comfort e ambiente sano, dove si può passeggiare in quella splendida aria aperta della media montagna e insieme godere di una ospitalità all’avanguardia, dove la cultura non è messa nelle fredde vetrine di un museo, ma la si vive nei suoi monumenti nelle sue tradizioni, nella sua buona tavola.
Dalla semplicità del Convento delle Suore Agostiniane e dalla fitta e raffinata rete della organizzazione turistica casciana, nasce uno stile dell’accoglienza e dell’ospitalità assolutamente esclusivo.
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