Guida di Viaggio a Norcia:una città rinomata,ancora oggi, per la produzione artigianale.

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Norcia è una cittadina umbra di origine sabina, con i romani prese il nome di Nursia, situata alle pendici dei Monti Sibillini, vicino l’altopiano di Santa Scolastica.
La cittadina ( m 604, ab. 4911 ) è situata in una conca delimitata da una catena montagnosa e bagnata dai fiumi Sordo e Torbidone.

Cenni storici:
Venne fondata nel V secolo a.C. con nome di Nursia e passò dal dominio sabino a quello romano nel 209. Posizionata in modo strategico tra la via Flaminia e l’ Adriatico, svolse un importante ruolo territoriale. Nel V secolo divenne diocesi e, dopo il saccheggio dei longobardi e dei saraceni, libero Comune con conseguente edificazione della cinta muraria nel XIII secolo. Nel 1328 venne distrutta dal terremoto e lo stesso destino le toccò anche nel 1567, nel 1703 e nel 1730. Oggi è rinomata soprattutto per la produzione artigianale delle pregiate carni suine e dei tartufi neri, in onore dei quali si svolge ogni anno la sagra in febbraio.

Norcia è circondata da mura che risalgono al XIII sec. con ben otto porte.
Il nucleo storico della città è Piazza San Benedetto, questa è infatti la città in cui nacque San Benedetto il fondatore dell’ordine dei benedettini dell’ “Ora et Labora” e Patrono d’Europa, La piazza accoglie i maggiori monumenti: la chiesa gotica di San Benedetto, la Castellina, una rocca eretta dal Vignola, la Cattedrale ed il Palazzo Comunale con un loggiato del ‘300. Ad alcuni chilometri da Norcia sorge l’abbazia benedettina di Sant’Eutizio, che nel Medioevo fu non solo un importante polo religioso e culturale, ma anche centro di potere economico e politico a capo di un vasto feudo.

Il luogo inoltre permette di raggiungere con facilità anche la cittadina di Cascia (a 16 km di distanza) famosa per il santuario di Santa Rita e per Roccaporena.

Facendo un giro per le vie della città noterete che l’industria più caratteristica di Norcia è quella della lavorazione e insaccatura delle carni di maiale (da cui il termine “norcino”), ci sono infatti delle vere e proprie boutique dell’insaccato in cui troverete salumi e formaggi per tutti i gusti. Norcia è famosa anche per il tartufo nero, da cui è nata l’annuale mostra mercato internazionale del tartufo nero pregiato di Norcia e dei prodotti tipici denominata Neronorcia che si svolge tra la fine di febbraio e i primi di Marzo. La città inoltre diventa un luogo caratteristico durante il mese estivo con la famosa manifestazione della Fioritura di Castelluccio detta anche “Festa della Fiorita”.

Per tutti gli amanti degli sport invernali da Norcia sono facilmente raggiungibili la pista di pattinaggio su ghiaccio di Visso gli impianti sciistici di Frontignano e Forca Canapine, mentre per chi preferisce il trekking da qui è bello partire per ammirare il famoso Lago di Pilato.

Luoghi da non perdere:
Palazzo comunale : situato sulla suggestiva P.zza di S. Benedetto, presenta caratteristiche medievali e una bellissima loggia con leoni ricostruita nel 1876 in seguito al terremoto.
All’interno sono custoditi stalli lignei del Priore, gli stemmi comunali realizzati con essenze vegetali ( ora in fase di restauro ) e il reliquiario di S. Benedetto.
S. Benedetto : edificata in epoca medievale e ristrutturata più volte, conserva in parte la facciata originaria del Trecento. Sul fianco il Portico delle Misure risalente al Cinquecento e all’interno una Madonna e santi nursini di Vincenzo Manenti, S. Benedetto e Totila di Filippo Napoletano e Risurrezione di Lazzaro di Michelangelo Carducci.
Duomo : di origine medievale, fu anch’esso più volte ricostruito in seguito ai sismi. Conserva opere di Giuseppe Paladini e Cristoforo Roncalli. Castellina : edificata nel 1554 su progetto del Vignola, la rocca conserva ancora le caratteristiche originarie. Presenta una struttura quadrilatera con torrioni che racchiudono un bel cortile dominato da una statua romana togata. Oggi vi è stato allestito il Museo civico – diocesano. Parco Nazionale dei Monti Sibillini : non lontano dalla città si estende per ben 70 000 ettari questo parco che occupa in parte anche il territorio marchigiano e che risulta sovrastato dal Monte Vettore (m 2476).
Ricoperto di lecci, roverelle, pini e faggi presenta anche numerosissimi corsi d’acqua, che non solo arricchiscono il patrimonio idrico della regione ma offrono anche scorci paesaggistici notevoli, tra i quali ricordiamo quello del bacino Piano Grande che insieme alle altre conche forma il sistema degli altipiani di Castelluccio

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