L’isola di Brac (Brazza) è la più grande isola della Dalmazia e la terza piú grande del Mare Adriatico. Ha una superficie di 396 km² e il suo punto più alto, il Vidova Gora (Monte S. Vito) con i suoi 778 m è anche la cima più alta nel Mare Adriatico. Il capoluogo dell’isola sulla quale vivono ca. 13000 abitanti è Supetar, cittadina medievale che sorge su una baia dal fondo sabbioso. La cittadina (ca. 3890 abitanti) deve la sua importanza anche alla Chiesa parrocchiale di Sveti Petar (San Pietro), costruita nel 1733 e ristrutturata 150 anni dopo; da visitare è anche il mausoleo di Petronovic, opera dello scultore spalatino Toma Rosandic (1927).
L’isola è famosa per la produzione di marmo bianco, usato per costruzioni prestigiose come la Casa Bianca a Washington, il Reichstag di Berlino e il Palazzo di Diocleziano a Spalato, patrimonio dell’ umanità.
Punti d’interesse:
La principale località del litorale meridionale è Bol, fu abitata fin dall’epoca romana, venne rasa al suolo nell’827 dai Saraceni per essere ricostruita solo nel XV secolo. Il turista che viene a Bol rimarrà sopraffatto dalla naturale bellezza di Zlatni rat (Corno d’oro), una lingua di sabbia lunga più di 600 m che cambia la sua forma in base alla direzione del vento.
Oltre alle altre località dalla tradizione peschereccia, presenti sull’isola di Brazza, quali Bobovisca, Milna, Mirca e Sutivan (S. Giovanni), sono da menzionare Povlja, situata in un’insenatura della costa settentrionale, piccola località di pescatori che custodisce la Basilica paleocristiana fortificata, al cui interno si trova un battistero formato da una vasca cruciforme e resti di antichi affreschi. Sulla costa orientale invece troviamo Selca, località in cui si lavora la famosa pietra di Brac.
Sull’isola di Brazza si producono buon vino e buon olio d’oliva, ma l’apporto economico più rilevante è il turismo. L’isola è raggiungibile giornalmente da traghetti che fanno il tratto Spalato – Supetar, Makarska – Sumartin, sulla costa orientale dell’isola.
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A differenza delle altre isole adriatiche che sembrano come accette conficcate dentro il mare, l’isola di Brac è caratterizzata da una fauna e da una flora molto ricca e dai passaggi delle diverse stagioni molto particolari. Tutta l’isola dovrebbe essere proclamata parco naturale e storico-culturale, soprattutto la parte meridionale, quella che collega, il monte Vid, la spiaggia Zlatni rat con il deserto Blaca, creando così un paesaggio unico. Questa zona unisce tutte e tre le funzioni produttive dell’isola di Brac cioè quella della pesca, quella pastorale e in fine quella della agricoltura; inoltre offre molti luoghi per godere la solitudine e la quiete e altri per svolgere attività ricreative come danza, musica e sport.
Si crede che il suo nome, antico e illirico, proviene dal fatto che l’isola di Brac era conosciuta per le capre, a quel tempo animale rituale, allevate dagli abitanti locali. Secondo una tradizione antica Antenor, l’eroe troiano (il leggendario fondatore di Padova e dell’isola di Korcula) dopo la caduta di Troia, arrivò dalla grecia Ambracia all’isola di Brac. Insieme a lui venne il pastore Brah, l’agricoltore Silen e il marinaio Elaf. La vita è stata basata sull’allevamento del bestiame, sulla viticoltura e sull’industria della pesca e delle olive. Alla fine del XVIII secolo, l’isola conteneva più di 500.000 ettari di ulivi e alla fine del XIX più di 12.000 ettari di vigneti. Però le malattie della vite, filossera e pernespera, che ammalarono i vigneti dalmatici e la prima guerra mondiale hanno costretto gli Brazzani a lasciare la loro isola e a immigrare in Australia e negli Stati Uniti d’America.
Oggi l’isola di Brac- sta cercando di farsi strada e il suo sviluppo è orientato per lo più sul turismo grazie anche al contributo dell’isola intera con il suo paesaggio pieno di varietà e ai suoi abitanti, possibilmente un popolo più costruttivo, più diligente e più economo. Grazie a tutto questo, l’isola è diventata una zona unica, storico-culurale e naturale.
Vi invitiamo a conoscere insieme a noi il fascino di quell’isola unica, con la sua natura intatta e la ricca eredità culturale e storica.
Il veleggio nel canale davanti Zlatni rat a Bol; il windsurfing dal monte Vid; la caccia nelle zone superiori dell’isola; le escursioni alpine nella Grotta del Dragone e nel deserto glagolitico Blaca; le passeggiate da Splitska alle cave antiche di Skrip, lungo gli uliveti conservati magnificamente; il veleggio da una all’altra insenatura; la possibilità di andare a fare il bagno nelle bellissime spiagge sia quelle rocciose sia quelle di sabbia; le vacanze negli appartamenti e nelle case di riposo, il sicuro ancorare in una delle insenature profonde (Milna, Bobovisca, Pucisca); scattare delle foto dei fenomeni carsici in tutte le parti dell’isola; rilassandosi in una delle trattorie familiari o quelle pastorali all’interno dell’isola godendo di tranquillità e di diversi prodotti come il famoso formaggio di Brac, la carne d’agnello, il pesce, l’acquavite o i vini locali come il famoso Plavac – tutto questo rimane nella nostra memoria come un’immagine incancellabile portata da questa isola molto speciale, l’isola di Brac.