Se gli indirizzi di fascino non mancano, le “trappole” da San Valentino sono altrettanto diffuse. Tra il serio e il faceto, la redazione di Easyviaggio.it consiglia quindi dieci alberghi da evitare se non si vuole trasformare il giorno del romanticismo nel giorno del divorzio. E se la romantica Parigi si rivelasse troppo rumorosa? E se la sognante Venezia perdesse di charme vista da una camera d’albergo troppo opprimente o periferica? E se anche il cuore più generoso si dovesse stingere al momento di pagare un conto in Costa Azzurra? La filosofia è sempre la stessa: non sono i luoghi a essere romantici in sé, ma lo diventano grazie al loro contesto e al loro spirito.
Dieci trappole di San Valentino
14 febbraio: la fatidica data si avvicina: a uso e consumo di chi vuole evitare tutte le trappole del più classico dei flop (un flop che avrebbe il sapore della coppia scoppiata) Easyviaggio.it svela le dieci trappole che possono rovinare il giorno di San Valentino.
Non solo: per ciascun suggerimento in negativo la redazione di Easyviaggio.it propone una soluzione alternativa, per un vero e proprio vademecum per il weekend romantico perfetto.
Parigi: quando l’hotel sbagliato rovina l’atmosfera
Le brume ancora autunnali delle sere nei pressi della Senna sono una scintilla di passione, ma l’hotel sbagliato può spegnere qualunque fiamma. Per esempio, sebbene non sia da sottovalutare per un soggiorno parigino classico, data la sua posizione centralissima di fronte la fontana di Saint Michel, il Best Western Premier Royal Saint Michel non si può definire “romantico” in senso stretto: prima di tutto per le sue camere, funzionali ma con un arredamento neutro che non incita alla passione. Secondo per la vista: semplicemente inesistente. Terzo per la facciata sul boulevard con la sua frenesia studentesca e l’andirivieni continuo della gente di passaggio. Infine la sala della colazione: sorta di sgabuzzino longilineo da cui si vuole partire al più presto, scottandosi bevendo il caffè troppo in fretta. Non proprio ideale come inizio di giornata. Molto meglio, per una coppia, il calore e lo charme ottocentesco del Relais Saint Jacques, presso i giardini Luxembourg.
Istanbul: a volte il nome può ingannare…
Moschee, minareti, un’atmosfera unica. Istanbul primeggia, senza dubbio, tra le destinazioni per innamorati. La tentazione di scegliere l’hotel con un nome a tema, a questo punto, è forte, ma strutture come l’Hotel Romance, piccolo albergo di merito ma in tonalità forzatamente rosa, non si prestano: vedi camere scure e una moquette troppo vecchia o una vista non proprio ampia. Scegliete allora l’Arena, nel quartiere di Sultanahmet. Vi trovate immersi in un’atmosfera d’altri tempi, con un’accoglienza molto famigliare.
Mestre non è certo Venezia
Sognavate la poetica Venezia e vi ritrovate nella prosaica Mestre? Capita: nel prenotare un hotel in Laguna è di rigore fare attenzione alla posizione della struttura scelta. Altre volte, invece, è la dimensione delle camere, decisamente troppo angusta, a deludere. Al di là del ponte della Libertà è l’Hotel Russot, al quale in principio ci sarebbe poco da eccepire, se non fosse per la sua posizione (e per le camere troppo piccole). Una buona soluzione neppure irraggiungibile economicamente è l’Hotel Monaco e Gran Canal. Effetto assicurato: all’imbocco del Canal Grande, a due passi da Piazza San Marco, l’hotel garantisce una scenografia impeccabile per un appuntamento d’amore. E se le suite chiedono troppo al vostro portafogli, sappiate che esistono altre 19 camere con vista sul Canal Grande.
Il fascino di Praga è piccolo, visto così da lontano…
Si sa: le cose appaiono più piccole viste da lontano. Così i sentimenti. Che ne sarebbe del romanticismo di Praga, se si soggiorna lontano dal centro? Meglio evitare allora il Green Garden, da scegliere unicamente in mancanza d’altro. Corretto nel servizio, l’hotel manca tuttavia di qualunque forma di charme, di un centro benessere, e ha lo svantaggio di non esser situato in centro: una scelta difficile da sostenere con la propria fiamma. Decisamente meglio il Riverside, pur, a sua volta, non centralissimo. Membro degli Small Luxury Hotels of the World, quest’hotel ha il vantaggio di essere calmo e tranquillo: un’ottima base di partenza per il quartiere di Malastrana.
Lisbona, non sempre cuore e portafogli vanno d’amore
Troppa freddezza toglie ogni pathos anche a Lisbona Sull’oceano, Lisbona è la città delle salite e delle discese e, soprattutto, dei battiti del cuore. Perfetta destinazione per innamorati: basta scegliere l’hotel giusto. Scartate l’hotel Americano: si tratta di un residence più adatto ai giovani con poche possibilità che a una coppia alla ricerca di un soggiorno romantico. Centralissimo, è in una posizione ideale per partire alla scoperta della capitale ma manca di ristorante e nel complesso di quel tocco romantico che si richiede all’hotel per l’occasione. Fra le strutture più belle di Lisbona ecco il Lapa Palace: elegante e un tempo dimora delle nobili famiglie portoghesi, il palazzo vi lascerà a bocca aperta. I prezzi possono fare altrettanto, ma almeno per una notte potrete dire di averle messo il cuore in mano…
Un’altra Venezia dal sapore nordico
Scegliere il circuito giusto è l’unica accortezza (un conto è andare ad Amsterdam con gli amici, un altro è andarci in coppia). Per il resto, lasciate dare a Lei, Amsterdam, la Venezia del Nord. Ci si dimentichi però di alloggiare nella grandi catene, spesso dalle prestazioni standard amiche del nostro portafogli ma non proprio di aiuto per gli idilli di coppia. È il caso del Mercure Amsterdam Arthur Frommer con la sua sala colazione-pranzo dalle sedie in legno che ricordano troppo quelle delle osterie di campagna e i copriletto in camera che fanno pensare alle tende della nonna. L’hotel Pulitzer è una carta migliore per San Valentino: si compone di 25 casette del XVII e XVIII secolo, riunite attorno a un cortile. Anche solo questo dettaglio potrebbe bastare; aggiungete poi delle camere dal design accogliente-confortevole-invitante e non sarà necessario aggiungere altro.
Costa Azzurra: cuore pieno, portafogli vuoto
Bellezza dei luoghi, charme e mitezza dei luoghi non sono in discussione. Ma l’economicità, ahimè, sì. Pertanto, per chi sceglie la Costa Azzurra è d’uopo far bene i propri conti: se il week-end in una suite del Carlton implica dovere vendere un organo al mercato nero, almeno per la maggior parte dei comuni mortali, il Beau Rivage, per esempio, è uno splendido compromesso tra eleganza e accessibilità. Vicino al mare, ma non sulla Promenade degli Inglesi, l’hotel si racchiude attorno alle sue poche camere. Un nido d’amore a due passi del Vieux Nice.
E se la camera sbagliata raffredda la caliente Siviglia?
Addio alla foschia nordica, all’umidità della Senna e dei canali olandesi: eccoci al sole andaluso. Un sole che, però, potrebbe non essere presente nella sua giusta quantità in alcuni hotel della città, siti in qualche vicoletto particolarmente buio e magari, pure, fin troppo spogli. È il caso del Posada di Lucero. Certo il fascino nel nome c’è, come anche il piacere di soggiornare in un edificio storico. Peccato che la sobrietà dell’albergo diventi veramente eccessiva, nelle camere come negli spazi comuni. Un vento freddo viene a soffiare su questo hotel, e sulla coppietta in cerca di calore. Meglio dirigersi verso la Casa Romana. L’edificio storico c’è, la posizione centrale anche e in più l’indirizzo porta la calorosa accoglienza di un “boutique hotel famigliare”, un ossimoro dalle linee di casa. In cima, poi, una terrazza-solarium con tanto di idromassaggio…
Troppa popolarità incrina l’atmosfera da Mille e una notte
Calore, fascino, mistero, magia. Queste e altre parole non bastano a descrivere Marrakech. Ma anche il più fiabesco dei sogni d’amore, degno delle Mille e una notte, può essere infranto per una sola scelta sbagliata: quella dell’albergo. In una città riconosciuta per i suoi bazar, la sua vita notturna e i suoi sfarzi imperiali ritrovarsi in un hotel poco appropriato verrebbe a lenire la vostra epopea rosa nel deserto. Cosa poter dire di male contro un hotel di lusso elegante come il Jardin de la Koutoubia? Assolutamente nulla; ma chiaramente non ha l’intimità di un “nido d’amore”. Ben diverso il Riad Jasmine, che con le sue sole 5 camere e 3 suite assicura la tranquillità e la segretezza di una fuga d’amore all’orientale.
Il Danubio come la Senna: la Parigi dell’Est
Un certo senso démodé, di passato ancora presente, riesce a rendere magiche certe città. Tra queste, sicuramente, Budapest, specie in certi romantici quartieri. Ma il discorso, certamente, non vale per un hotel. Meglio evitare quindi il Rila hotel, che ha il difetto di esser decentrato e di dover presto rinnovare diversi suoi spazi. Difficile invece non soccombere al fascino del Four Seasons Gresham hotel, un vero e proprio elogio alla magnificenza e allo stile anticato. Tutto leggiadria e raffinatezza, l’hotel è una delle migliori strutture della capitale.
Easyvoyage
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