Guida di Viaggio a Gioia tauro:una città moderna e ricca di storia sorta nell’antica “Metauros”

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Gioia Tauro è un comune di 18.685 abitanti della provincia di Reggio Calabria.
Centro agricolo, commerciale e industriale più importante e primo della Calabria per il mercato dell’oliosi affaccia nel mar Tirreno e dà il nome al golfo (da Capo Vaticano a Punta Pezzo) ed alla omonima Piana.
La città è anche centro di pesca del basso Tirreno dove vi si esercita una discreta attività peschereccia.

Origini e storia
La città, di aspetto moderno, sorge nell’antica area di “Metauros” (greco: Μεταυρος) fondata dai Calcidesi di Zancle nel VII a.C. e colonizzata in seguito dall’espansione tirrenica di Locri Epizefiri. Metauros fu abitata anche in epoca romana e si estese, nel II – IV secolo d.C., oltre l’altopiano che oggi caratterizza il centro cittadino. Si sono succeduti vari saccheggi e terremoti, che non lasciano alcuna traccia visibile della vecchia civiltà. In contrada Pietra è stata portata alla luce la più vasta necropoli del meridione d’Italia con la scoperta di migliaia di tombe risalenti al VII-IV secolo a.C. i cui corredi funerari di un certo valore sono custoditi nel Museo Archeologico Nazionale di Reggio Calabria e presso il Metropolitan Museum di New York.

Si estende in parte lungo la costa con direzione nord-sud e presenta una struttura pressoché regolare a scacchiera con lunghe vie rettilinee e ortogonali. L’espansione edilizia degli ultimi decenni ha provocato il formarsi di un continuum urbanizzato di oltre dodici km. che la salda a nord con San Ferdinando e ad est con Rizziconi.

Punti d’interesse:
Il medievale centro storico occupa uno scoglio roccioso denominato “Piana delle Fosse” (per gli antichi granai che custodiva) dal caratteristico contorno a losanga, un tempo delineato da una cinta di mura con torri quadre di guardia del XIV-XV sec., alcune ancor’oggi visibili.

Oltre al caratteristico centro abitato, a Gioia Tauro possiamo ammirare:

la Chiesa Parrocchiale, di antica fondazione e ricca di opere di artisti locali;

le belle spiagge che circondano l’abitato, meta prediletta da numerosi amanti del mare e della tintarella aperta durante la stagione estiva.

La Piana di Gioia Tauro è, grazie alle bonifiche del XIX e XX secolo, la più fertile della regione. Intorno agli anni ’70 del secolo scorso questa grande risorsa fu per alcuni anni quasi dimenticata, per favorire un progetto di un grande polo siderurgico, mai realizzato. Di questo progetto rimase solo il grande bacino portuale che, dopo anni di inattività, polemiche e derisioni, è divenuto il porto più rilevante del Mediterraneo ed uno dei più importanti del mondo.

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