Il paese
Il paese di Sant’Antioco d’estate è il più animato del basso Sulcis, infatti offre molti locali per la sera, con tavoli all’aperto, musica dal vivo, karaoke. Ristoranti e pizzerie molto frequentati e che offrono la tipica cucina della zona.
C’è un cinema all’aperto che proietta i migliori film della stagione.
Due discoteche, il Paradise, a 2 km dal paese, e l’Acquarium a 3 Km dal comune Calasetta offrono il giusto divertimento per i giovani.
Si organizzano anche concerti all’aperto in piazza o feste musicali nelle spiagge, e spettacoli di vario tipo nell’anfiteatro.
C’è tutto il necessario per passare una vacanza spensierata e allegra con amici o in famiglia.
Porticciolo e Lungomare
Il porto turistico di Sant’antioco è di recente costruzione, e accoglie appena si entra il paese, svoltando a sinistra dopo il ponte. Si estende per circa 3 Km e offre numerosi locali, chioschi pizzerie, gelaterie bar. Ci sono 5 piazzette lungo tutta l’area, in alcune di queste si organizzano balli di liscio o di altro tipo, concerti all’aperto, fuochi artificiali in memoria del Santo Patrono Sant’Antioco e mercati espositivi temporanei. Il porticciolo vero e proprio offre numerose banchine su cui attraccare barche di medie dimensioni e offre tutti i servizi nautici di cui queste necessitano. E’ una zona del paese molto viva anche di giorno, con la vendita del pesce fresco direttamente dalle barche e l’organizzazione di viaggi turistici in barca attorno all’isola, che aiutano a scoprire lati della costa di Sant’Antioco che sarebbe più difficile raggiungere in macchina.
Forte Su Pisu
Collocato nel punto più alto del paese il forte è nato come mura difensiva per la città. Esso è stato costruito sopra un antico edificio sacro di epoca fenicia, dove ad oggi sta studiando la soprintendenza archeologica che vuol far luce sui reperti.
Il forte comunque non ebbe vita lunga in quanto poco tempo dopo la sua costruzione venne barbaricamente assediato e subì moltissimi danni; oltre un secolo più tardi, intorno al 1933, venne ordinato che venisse ristrutturato. Alcuni restauri risalgono anche ad anni recenti rendendo la struttura sicura e visitabile.
Anfiteatro
Secondo gli studiosi, l’attuale anfiteatro, individuato vicino gli accessi dell’antico Acropoli, subì diverse trasformazioni sia in termini di struttura che di utilizzo. Lo dimostrano appunto alcuni scavi che addirittura raggiungevano il livello delle tombe puniche.
Ad oggi comunque non rimane molto della struttura originaria e si possono vedere solo alcuni resti in pietra e dei gradoni a mezza luna che si affacciano su un grande spiazzo. Proprio in quest’area vengono organizzati gli spettacoli estivi e le proiezioni cinematografiche.
Villaggi nuragici
Come nel resto della Sardegna, anche in tutta l’Isola di Sant’Antioco sono presenti circa 30 siti in cui si possono trovare i resti di antichi villaggi nuragici. Ognuno di essi era nato con il preciso scopo di controllare i terreni circostanti e pertanto si trovano quasi sempre nelle alture per permettere un’ampia visuale.
In seguito a quest’era se ne susseguirono altre con domini fenici, punici, romani, arabi, genovesi, aragonesi, spagnoli e regno sardo. Ognuno di loro lasciò nel territorio segni inconfondibili del loro passaggio.
MANIFESTAZIONI A SANT’ANTIOCO
La Settimana Santa
Come in tutta la Sardegna anche a Sant’Antioco è molto sentita la Settimana Santa. I veri festeggiamenti iniziano il Venerdì Santo con la processione in costumi tipici; seguono poi altre riti e processioni fino alla mattina di Pasqua in cui un’ultima sfilata viene accompagnata da botti artificiali.
Sagra di Sant’Antioco
La Sagra di Sant’Antioco è la più antica festa documentata della Sardegna. Le sue origini risalgono intorno al 1500 quando addirittura Sant’Antioco venne proclamato santo protettore di tutta la Sardegna. Ancora oggi rimane questo titolo a lui assegnato, e più che mai tra gli abitanti echeggia un profondissimo sentimento di devozione.
Questo lo dimostrano le feste religiose ad esso associate; la più importante è la sagra di Sant’Antioco che si svolge 2 settimana dopo la Santa Pasqua. Sull’isola si radunano numerosi gruppi folkloristici, in classici costumi sardi, che sfilano in seguito al passaggio del Santo. Il sabato che anticipa la festa, le donne più abili nella lavorazione del pane preparano piccoli pani bianchi decorati che motivi floreali e piccoli uccelli. Gli stessi vengono poi messi ad ornamento del simulacro e delle reliquie del Santo che si trovano nella Basilica.
Una seconda rievocazione viene riproposta in maniera più breve il primo agosto, sempre con sfilate in costumi sardi e cerimoniali religiosi; decisamente più breve ma sempre di grande effetto.
Infine, il 13 novembre, viene di nuovo celebrata la ricorrenza con processione serale e tante preghiere da parte degli abitanti. Anche se a volte può sembrare chiassosa e disordinata, la variopinta e folkloristica manifestazione è accompagna da grande devozione da parte dei partecipanti che confidano molto nella protezione del Santo.
Alcuni riscontri decisamente interessanti per chi sta pensando di partire a stretto giro
Liencres situata in Cantabria è il gioiello inaspettato di surf, natura e cultura della Spagna.…
Certi contrasti sono davvero sorprendenti, e quattro dei nostri influencer stanno per viverlo di persona.…
Tutto quello che dobbiamo sapere per approcciare nel modo giusto il mondo del turismo last…
Alcune nozioni importanti per iniziare a conoscere meglio il Golfo di Napoli
La Sardegna racchiude moltissime perle da visitare e tra queste ci sono sicuramente Sarrabus e…