Immersioni in fondali marini ricchi e inesplorati, passeggiate fra canyon e wadi, i letti di fiume scavati nelle valli dalle piogge di montagna, o fra più chiassosi suk, la scoperta di forti e castelli a due passi dal deserto: nel Sultanato dell’Oman il fascino unico della penisola arabica rapisce e incanta ogni tipo di viaggiatore.
Da Muscat, che con i suoi tre chilometri quadrati è una delle capitali più piccole al mondo, si può organizzare un viaggio di almeno una settimana per avere il tempo di scoprire la costa omanita, bagnata a nord-ovest dal Golfo Persico e ad est dal mar Arabico, le montagne del massiccio Hajjar e il deserto di Wahiba Sands, senza tralasciare un mini tour tra i forti, i mercati, e una visita alla grande moschea del Sultano Qaboos.
Muscat
Il bianco e il giallo sabbia imperano nel paesaggio urbano di Muscat, gioiello omanita situato ai piedi del Jebel Hajar e affacciato sul Golfo dell’Oman. Non più vietata ai turisti, la città vecchia è racchiusa in mura antiche. Al suo interno si possono visitare alcuni musei, come quello etnografico di Balt Al Zubair (ospitato in una dimora tradizionale omanita), l’ex residenza dei consoli di Francia di Beit Fransa o quello di storia naturale, dove poter scoprire la ricchezza geologica del Paese attraverso minerali e fossili, alcuni dell’era precambriana. Il museo dell’Oman è il più importante, dedicato alla navigazione e alla costruzione di cittadelle e fortezze. Nella parte vecchia si ergono anche i due forti di Mirani e Jalani e il palazzo del Sultano. La parte moderna della città è invece divisa in distretti, ognuno consacrato a una particolare attività: il quartiere degli affari di Ruwi, il quartiere diplomatico, i centri commerciali.
Matrah
Spostandosi di poco da Muscat si accede al cuore economico del Sultanato: Matrah, famosa per il suo lungomare con le antiche abitazioni di stile indiano, per il piccolo porto di pescatori col mercato del pesce e soprattutto per il suk più fornito di tutta la penisola araba. Vi si trovano vestiti tradizionali, gioielli artigianali e antichità, tappeti beduini ma anche i laboratori di fabbricazione dei khanjar, i tradizionali pugnali in argento e avorio.
Batinah
Poco più a nord-ovest, la regione costiera di Batinah, dove si trova l’aeroporto internazionale di Seeb, è la più popolata coi suoi piccoli paesini di pescatori che vivono in barasti, ampie capanne composte da piani di foglie di palma su una struttura di legno. Spostandosi dalla costa verso l’interno il paesaggio cambia e nella pianura spuntano i palmeti ai piedi delle montagne insieme a piccole fattorie agricole e di allevamento.
Bawshar
Non si può lasciare la regione senza aver visitato la grande moschea del Sultano Qaboos, a Bawshar: un’opera colossale inaugurata nel 2001 grazie ai fondi personali del sultano per un valore stimato di circa 45 milioni di dollari. L’esterno si compone di tre grandi strade principali mentre la sala di preghiere per gli uomini è ricca di muri e pilastri di marmo di Carrara e vetri e facciate di stile persiano.
Wadi Bani Auf
Da Muscat con un fuoristrada – solo per autisti esperti – si può pensare anche di esplorare in giornata l’universo minerario di Wadi Bani Auf, con la sua serie di gole interconnesse. Nell’oasi sono state trovate testimonianze archeologiche che rivelano la presenza umana nel luogo già dal III secolo a.C.. Gli amanti della natura estrema gradiranno anche un’escursione alla grotta di Al Hotta, ai piedi del Jabel Shams, lunga cinque chilometri e attraversata da un fiume sotterraneo. Il tetto e il pavimento sono tappezzati di stalattiti, stalagmiti, rocce calcaree e cristalli carsici.
Daymaniyat
Paradiso per i sub sono le isole settentrionali di Daymaniyat, nelle cui acque si osservano branchi di barracuda, pesci pipistrello, mante e tartarughe. Le balene sono vicine alla costa nei mesi di febbraio e marzo, mentre i delfini si possono ammirare tutto l’anno. A 25 chilometri da Muscat, il villaggio di Sawadi ospita mangrovie e stagni, ma anche spiagge e baie perfette per lo snorkeling.
Nizwa
Da non trascurare la bellissima Nizwa, antica capitale del Paese. Situata in una grande oasi proprio nel punto di incontro delle piste dei carovanieri del Nord e del Sud, Nizwa è la città più importante della regione montuosa del Dakhiliyah. Fra gli edifici spicca la grande fortezza ora trasformata in museo, mentre il suo suk è affascinante almeno quanto quello di Matrah, così come il mercato del bestiame che si tiene ogni venerdì mattina. A una ventina di chilometri da Nizwa si trova il maestoso forte di Nakhl che sorge su un altopiano roccioso a strapiombo su una immensa pianura di palme da dattero.
Sur
Sul litorale a sud-est di Muscat la città principale è Sur, centro storico commerciale ricco di cantieri navali. Da visitare il forte e il museo marittimo, mentre è da non perdere la traversata della penisola a bordo di un battello da pesca tradizionale. Man mano che ci si allontana dalle coste e si procede verso l’interno, il paesaggio subisce un repentino cambiamento: dal bianco e giallo delle pianure si passa al rosso delle dune e al deserto, da esplorare con un safari in fuoristrada o su un dromedario. Sono le sabbie di Wahiba, territorio dei beduini in cui si trova anche la regione di sabbia pietrificata più vasta del mondo.