Sulle tracce dei set cinematografici con le Barcelona Movie Walk

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Barcellona è spettacolare”. E’ cosmopolita, colta, artistica, civile e sofisticata. ”Si tratta di un universo aperto, proprio come New York”. Il commento è del regista americano Woody Allen, che tre anni fa scelse la capitale catalana per girare il suo ultimo film Vicky Cristina Barcelona. Ne rimase stregato: “questa città mi ha regalato nuove emozioni; dopo i set di Londra ho ricevuto inviti da molte altre città europee, ma ho preferito Barcellona”. Non è l’unico a pensarla così: la bellezza della città, l’unione tra elementi architettonici moderni e gotici, avanguardisti e romanici, la sua luce mediterranea che arriva dal mare hanno attirato l’attenzione di cineasti e pubblicitari di tutto il mondo. Negli ultimi anni, infatti, Barcellona si é trasformata in uno dei set più richiesti e ne danno prova i numeri: 55 tra film e fiction, 425 documentari e 1300 tra spot e produzioni audiovisive. Woody Allen, Pedro Almodóvar, Manuel Huerga, Tom Tykwer, Cédric Klapisch, Giovanni Veronesi, Michelangelo Antonioni, Peter Greenaway, Alejandro Amenabar e Fernando Trueba sono alcuni dei registi più famosi che hanno scelto Barcellona per girarvi i propri lungometraggi.

Barcellona come un set
Il primo a volerla come scenario fu Michelangelo Antonioni, che nel 1975 vi ambientò il film Professione Reporter, nel quale un giovane e tormentato Jack Nicholson si muove sulla terrazza della Pedrera (Casa Milá) in compagnia di una bellissima Maria Schneider. Più recentemente la pellicola Tutto su mia madre, il dramma firmato nel 1999 dal genio di Pedro Almodóvar con Penelope Cruz protagonista nei panni di una suora laica, ha portato Barcellona sotto i riflettori internazionali. Prima ancora, nel 1994, era stato il thriller La tavola fiamminga, diretto nel 1994 da Jim McBride, a evidenziare le architetture di Gaudì sparse per la città catalana, mentre L’uomo senza sonno, girato nel 2004 da Brad Anderson, aveva fatto conoscere al pubblico il porto e il parco di divertimenti del Tibidabo.

Barcelona Movie Walk
Per gli amanti del cinema, ma anche per i turisti che vogliono conoscere la città in modo originale, sono state create sei passeggiate guidate nelle location dei grandi film, le Barcelona Movie Walks (www.barcelonamovie.com): la Barcellona di Woody Allen; quella di Pedro Almodóvar; sulle tracce del film Profumo, tratto dal bestseller di Patrick Suskind; quella di Salvador (2006) di Puig Antich, storia del giovane anarchico che fu l’ultimo condannato a morte della dittatura franchista; la passeggiata legata al film L’appartamento spagnolo, del 2001, e quella del film di Giovanni Veronesi, Manuale d’amore 2, che ha due episodi girati a Barcellona.

Gli itinerari sulle tracce dei grandi film
Gli itinerari offrono un’ampia informazione su film e location usate per l’ambientazione e contemplano la descrizione delle principali attrattive turistiche e della vita dei quartieri dove è stato realizzato il film, oltre a una mappa per orientarsi meglio. L’ultimo grande film a Barcellona è stato quello di Woody Allen – Vicky Cristina Barcelona – dove i luoghi più affascinanti della capitale catalana hanno fatto girare la testa alle due turiste americane, interpretate da Scarlett Johansson e Rebecca Hall. Le protagoniste del film attraversano 15 location diverse, che rappresentano le icone più classiche della Barcellona di Gaudí – l’architettura modernista, i musei, la gastronomia, le strade e le piazze del quartiere antico – presentate dal regista americano con grande maestria, quasi come in un dépliant turistico. Nel film la sensuale Cristina – Scarlett Johansson – si avvicina anche alla cucina tradizionale catalana in ristorantini come La Dolça Herminia, dove assaggia baccalà all’aglio, storione al forno con cipolle e formaggio e petto d’anatra con salsa di frutti secchi. Anche fuori dal set gli attori vi amavano cenare, così come frequentavano spesso il dehors del Taller de Tapas di Rambla Catalunya, dove mangiavano riso in brodo con astice, agnello dei Pirenei al forno, salsicce al sidro e i famosi gamberi di Palamós. Quindici sono le tappe del percorso legato al film di Woody Allen: la Sagrada Familia, capolavoro del genio visionario di Antoni Gaudì; la Fundació Joan Miró, che ospita alcune delle opere più rappresentative del pittore catalano; Casa Milà-La Pedrera, capolavoro di Gaudì. E’ la terza tappa del percorso, un edificio realizzato ai primi del Novecento che ospita un museo dedicato al geniale artista catalano e che le due protagoniste del film, Vicky e Cristina, visitano salendo sul tetto e ammirando la città dall’alto appena giunte a Barcellona.
E poi ci sono la Fundació Tàpies, edificio storico che accoglie una delle collezioni più grandi al mondo delle opere di Antoni Tàpies; il locale modernista Els Quatre Gats, frequentato da Pablo Picasso e da altri grandi pittori d’inizio Novecento; Parco Güell, il parco realizzato da Gaudì tra il 1900 e il 1914 con sculture, ceramiche e mosaici colorati. La decima tappa è un altro parco, la Ciutadella, realizzato a metà dell’Ottocento su un’ex cittadella militare. E’ qui che nel film Elena, interpretata da Penelope Cruz, insegna l’arte della fotografia alla giovane Cristina. La penultima tappa è il Macba, il museo d’arte contemporanea progettato dall’architetto americano Richard Meier, con una facciata luminosa che termina con una torre. E’ uno dei simboli della nuova Barcellona, moderna, funzionale, all’avanguardia, che nel film fa da sfondo alle conversazioni tra le due protagoniste del film, sedute ai tavolini del caffè antistante il museo.

Le Ramblas
L’ultima tappa del percorso è la Rambla, lungo viale ornato di platani che unisce plaça de Catalunya al mare. In realtà sono cinque tratti di strada che attraversano il quartiere per più di un chilometro: Rambla de Canaletes con la fonte la cui acqua, secondo la tradizione popolare, consente al visitatore che la beve di tornare a Barcellona; Rambla dels Estudis, così chiamata perché indica il luogo dove in epoca medievale sorgeva l’università. Seguono Rambla de Sant Josep o les Flors, dove si trova il famoso mercato della Boquería; Rambla dels Caputxins dove sorge il gran Teatro del Liceu, uno dei più bei teatri d’Europa, e Rambla de Santa Mónica, che arriva fino al mare con plaça de la Porta de la Pau dove al centro troneggia il monumento a Cristoforo Colombo.
A destra della piazza si staglia il Montjuïc, la collina di Barcellona rivalutata grazie all’Esposizione Universale del 1929, durante la quale furono sistemati gli ampi giardini disegnati dall’architetto Jean Forestier e furono costruiti nuovi palazzi e impianti sportivi, successivamente ristrutturati per le Olimpiadi del 1992. Le 15 tappe che ripercorrono il film di Woody Allen, così come quelle degli altri grandi lungometraggi delle Barcelona Movie Walks, sono solo un modo insolito e divertente di conoscere la città catalana, che continua a rinnovarsi e a stupire i visitatori con i suoi monumenti, alcuni incompleti come la magnifica Cattedrale, i numerosi musei, gli edifici storici e i suoi quartieri, da quelli antichi a quelli più moderni, da quelli centrali a quelli industriali, completamente recuperati e che polarizzano su di sé l’attenzione di designer e di creativi.

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