Guida di viaggio a Ventimiglia: la porta Fiorita d’Italia

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Ventimiglia è un comune italiano di 25 693 abitanti della provincia di Imperia in Liguria; la conurbazione in cui essa si colloca conta circa 55 000 abitanti, includendo i comuni confinanti e contigui come Camporosso, Vallecrosia e Bordighera, che senza soluzione di continuità costituiscono un’unica città di rilevanti Ultima cittadina italiana prima del confine con la Francia, Ventimiglia sorge nei pressi della foce del fiume Roia.

Le origini del borgo sono molto antiche e la sua fondazione risale al periodo della dominazione romana.

L’economia di Ventimiglia è legata principalmente al turismo estivo ed al mercato dei fiori, di cui è uno dei maggiori produttori a livello mondiale.

San Secondo, festeggiato annualmente il 26 agosto, è il patrono di Ventimiglia.

Similmente alle altre località della Liguria, durante il periodo estivo la popolazione della città aumenta considerevolmente, a causa del massiccio flusso turistico proveniente, per lo più, dal Piemonte e dalla Lombardia. Il turismo e il commercio rendono Ventimiglia la città più movimentata della provincia dal punto di vista degli afflussi ferroviari, stradali e autostradali.

La città di Ventimiglia, alla quale spesso ci si appella come “la Porta Occidentale d’Italia”, “la Città di confine” o “la Porta Fiorita d’Italia”, così come tutta la conurbazione Ventimigliese, intrattiene forti rapporti economico-sociali con la vicina Costa Azzurra,

Rinomata per il suo clima, le sue spiagge ora ciottolose e sabbiose, ora rocciose e frastagliate, per i suoi siti storici e naturalistici, ospita importanti eventi di richiamo internazionale, quali la Battaglia di Fiori, l’Agosto Medioevale, le finali Regionali di Miss Italia, il Desbaratu e il grandioso mercato settimanale del venerdì, tra i primi in assoluto in Italia e in Europa.

Passeggiando nel caratteristico centro storico di Ventimiglia possiamo ammirare:

la Cattedrale dell’Assunta, edificata nel XII secolo sui resti di un antico tempio pagano, al cui interno si conservano pregevoli opere d’arte;

la Chiesa S. Michele, costruita intorno al 1100 sul sito di una cappella del X secolo, che subì un primo rimaneggiamento alla fine del XII secolo;

il Museo Archeologico “Gerolamo Rossi”, che raccoglie materiale proveniente dagli scavi della romana “Albintimilium” e alcune collezioni archeologiche di fine ‘800 e del primo ‘900, con corredi funerali, vetri antichi, sculture;

i Giardini Botanici Villa Hanbury, oggi gestiti dall’Università di Genova che ne curano il restauro e la manutenzione, che furono voluti nel XIX secolo da un nobile inglese che vi fece impiantare numerose specie esotiche;

il Museo Preistorico dei Balzi Rossi, in cui sono conservati i reperti archeologici rinvenuti nelle grotte marine esplorate sul finire del XIX secolo.

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