Situata lungo la costa che si affaccia sul Golfo di Napoli, la città partenopea si sviluppa dalla pendici del Vesuvio fino ai Campi Flegrei.
Anime contrastanti che si scontrano e convivono l’una di fianco all’altro, come si comprende non appena si mette piede in città. Le splendide memorie storiche del Museo di Capodimonte e del Palazzo Reale insieme ai peggiori segni della modernità, traffico e caos. La devozione religiosa per San Gennaro che convive con l’anima pagana della città, conservata e tramandata nella Napoli Sotterranea e nella Cappella San Severo, tra le “capuzzelle” dei morti e e l’alchimia del Cristo Velato. E poi scorci di un panorama senza eguali, regole di vita che valgono soltanto qui e in nessun altro posto della terra. C’è tanto da vedere, e non è facile scegliere. Napoli è un vero teatro della vita, a cielo aperto, gratis ed accessibile a tutti. Ma non aspettatevi solo scenette divertenti e sfondi da cartolina.
Napoli è una città bellissima, che vive tra mille contraddizioni. Angoli meravigliosi ed altri difficili e duri. Nonostante i numerosi pregiudizi nessuno che si rechi in visita a Napoli se ne va senza portarsi dietro, ricordi, sentimenti e colori che lo spingeranno non solo a ricordarla con affetto, ma anche a sperare di rivisitarla presto. Napoli è allo stesso tempo l’orgoglio e il risentimento del sud. I Napoletani sono i primi a sapere che la loro città è un luogo magico, di enormi potenzialità e dove le prime vittime di una criminalità forte e presente sono sopratutto loro. Ma non abbiate paura di visitare questo luogo magico, che per i turisti è tutto sommato tranquillo. Basta usare il solito buon senso. Una cosa è certa, dopo un paio di giorni a Napoli, diventerete strenui difensori di questa città.
Di origini antichissime, Napoli si pensa sia stata fondata da alcuni coloni greci nel lontano VIII secolo a.C.
Oggi Napoli è una città multiculturale, ricca di monumenti e con un’economia variegata.
San Gennaro, festeggiato il 19 settembre, è il patrono di Napoli
Attrazioni
Piazza del Municipio: Ampia piazza rettangolare, che prende il nome dal municipio ospitato nel palazzo borbonico di San Giacomo (1819/25). Al centro la piazza è ornata dal monumento equestre a Vittorio Emanuele III°. Ad ovest la Certosa di S.Martino e Castel S.Elmo fanno opposizione all’ampia apertura ad est verso il porto. All’interno dell’edificio comunale è presente la chiesa di S. Giacomo degli Spagnoli (1540) eretta per volere del viceré Pedro de Toledo e della viceregina Maria.
Castel Nuovo o Maschio Angioino: Conosciuto anche con il nome di Maschio Angioino, è uno dei più famosi monumenti napoletani, caposaldo, nel Medioevo, del potere Angioino prima, di quello Aragonese poi e, per concludere, con quello Borbonico.
Teatro San Carlo: La lirica napoletana non può che averlo eretto a proprio tempio (quì venne rappresentata la prima di “Mosè” e “La Donna del Lago” di Gioacchino Rossini, e “Lucia Lammermoor” di Gaetano Donizetti”). Venne inaugurato nel 1737 e ristrutturato nel sec. XIX.
Palazzo Reale di Capodimonte, una splendida creazione settecentesca dei Borbone che sovrasta la città di Napoli.
Palazzo Reale: sfarzosa residenza seicentesca edificata in onore del Re di Spagna e ospitante una serie di eleganti ambienti molti dei quali conservano ancora splendide decorazioni settecentesche. Interessante anche la Biblioteca Nazionale “Vittorio Emanuele” con testi ereditati dal Fondo Librario dei Farnese.
Piazza del Plebiscito: Due statue equestri la ornano al centro, una raffigurante Carlo di Borbone (del Canova) e l’altra Ferdinando I.
Conosciuta anticamente come Largo del Palazzo divenne una piazza regolare con l’erezione del palazzo del Principe di Salerno (fine 700) e di altro edificio ora occupato dalla prefettura. Degna di interesse la Basilica S. Francesco di Paola proprio sulla piazza.
Via Toledo (1536): E’ una delle vie preferite dai napoletani. Costruita dall’omonimo re, che ne ordino l’apertura come asse di espansione della città. Durante l’unità d’Italia venne rinominata Via Roma, nome che conserva ancora oggi ma solo nel breve tratto che collega la chiesa dello Spirito Santo a Piazza Dante.
S. Michele a Port’Alba: Domenico Antonio Vaccaro, scultore e pittore napoletano del 1600/1700, si è superato in questa sua alta realizzazione. Tra il 1729 e il 1735 ricostruì un antico luogo di culto, dipingendo tele e affreschi sugli altari.
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Il clima e le attrattive naturali e artistiche ne fanno una meta tra le più interessanti dal punto di vista turistico. Le condizioni ambientali quali l’elevata densità della popolazione, il traffico caotico e il degrado economico limitano però purtroppo le possibilità di sfruttamento economico del turismo. Le principali risorse economiche derivano dal terziario, che opera nei settori del commercio, del turismo, amministrativo, del credito e assicurativo. Le industrie principali sono le siderurgiche, cantieristiche, meccaniche (costruzioni navali e ferroviarie), petrolchimiche ed elettroniche. Importante il porto, che è il principale dell’Italia meridionale sia per le merci che per i passeggeri.
Napoli, con i suoi magnifici negozi, i suoi caffè tipici come il Caffè Turco o il Croce di Savoia, con le sue pizzerie che sfornano senz’ombra di dubbio le migliori pizze al mondo, con ristoranti da favola ed i suoi monumenti importantissimi è il luogo ideale per una visita che faccia a meno e si rimangi tutti i pregiudizi e gli stereotipi su questa bella città.
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