Scrigno a specchio sull’acqua, Mantova è una città non grande ma ricca di storia ed arte.
Seguendo le Salamandra,simbolo dei Gonzaga, e andando alla scoperta dei suoi tesori.
Visitare Palazzo tè e la famosa Sala dei Giganti,e d’obbligo, ammirando la spettacolare Camera Picta al castello di San Giorgio e le opere di Raffaello e dell’Alberti.
Mantova è un comune italiano, capoluogo dell’omonima provincia in Lombardia. Nel territorio comunale risiedono 48.455 abitanti, parte di un agglomerato urbano di 110.722 residenti, detto “Grande Mantova”.
Dal luglio 2008 la città d’arte lombarda con Sabbioneta, entrambe accomunate dall’eredità loro lasciata dai Gonzaga che ne hanno fatto tra i principali centri del Rinascimento italiano ed europeo, è stata accolta fra i patrimoni dell’umanità dell’UNESCO.
Di gioielli la provincia di Mantova ne ha moltissimi e tutti conservati con cura e amore: musei, palazzi dei signori che ressero le sorti politiche delle città, chiese e sinagoghe, nuclei storici legati alle vicende del suo passato, pinacoteche, angoli suggestivi, vicoli, strade e piazzette foderate di mattoni e di antichi arredi urbani. Canossa, Bonaccolsi e Gonzaga: tre dinastie che ressero le sorti di Mantova e che lasciarono tracce indelebili del loro passaggio attraverso dimore, monumenti e opere d’arte di straordinaria bellezza.
Dipinti, sculture, monetema anche oggetti e strumenti del quotidiano. Questo è quanto contengono i numerosissimi musei sparsi per la provincia che raccontano la storia di un popolo dai tempi degli etruschi sino ad oggiAggiungi un appuntamento per oggi.
Un viaggio attraverso i più importanti luoghi di culto della provincia di Mantova può rivelarsi un’autentica sorpresa. Opere in gran parte rinascimentali progettate da grandi architetti-artisti come Leon Battista Alberti o Giulio Romano.
Dedicando l’attenzione ai maggiori monumenti storici nel centro storico della città, si può iniziare il tour da Piazza Sordello che conserva il suo stile medioevale con il Palazzo Ducale e il Duomo.
Domina la piazza il Palazzo Ducale o Reggia dei Gonzaga della fine del secolo XIII; l’edificio è uno dei più grandi d’Europa. Al suo interno si possono ammirare dipinti di Morone, Foppa, Bonsignori, Giulio Romano,Tintoretto e tanti altri. Gli ambienti di maggiore interesse posso essere la Sezione Archeologica, che custodisce al suo interno pregevoli sculture classiche greche e romane. L’Appartamento degli Arazzi e l’Appartamento Ducale sono finemente decorati e i soffitti presentano sorprendenti meraviglie pittoriche.
Il Duomo dedicato a S. Pietro, di origine medioevale, è un insieme di stili: il romanico del campanile, il tardo gotico del fianco destro, il neoclassico della facciata e il rinascimentale delle decorazioni interne.
Esso ha subito più volte interventi di restauro. Il campanile in stile romanico e le cappelle in stile gotico sono decorati da cuspidi e pinnacoli del secolo XV. La facciata fu progettata e poi costruita da Nicola Baschiera nel 1756. nel Battistero sono presenti affreschi del Trecento e un grande affresco di Fetti. Suggestiva è la Cappella dell’Incoronata, eretta probabilmente dal Fancelli nel 1480.
Palazzo Te, architettato nel 1525-35 da Giulio Romano fu la spettacolare villa dei Gonzaga in stile rustico risorgimentale. Le sale interne furono affrescate in gran parte da Giulio Romano e anche dai suoi allievi. Il Palazzo attualmente ospita il Museo Civico di Palazzo Te, suddiviso in varie sezioni.
Basilica di Sant’Andrea – Grandioso progetto di Leon Battista Alberti, fu edificata a partire dal 1472 e fino al suo compimento si susseguirono tre secoli di lavori. All’interno della monumentale opera è custodita la reliquia del Preziosissimo Sangue di Gesù portata a Mantova dal centurione romano Longino.
Riposano all’interno le spoglie mortali di Andrea Mantegna
Scoprire Mantova…
Tra vicoli e portici, il cuore antico di Mantova si scopre passeggiando sui suoi ciottoli nelle piazze Broletto e delle Erbe animate dai mercati, tra i profili degli antichi palazzi del Podestà e della Ragione che si ergono al fianco del battistero di San Lorenzo e della basilica di Sant’Andrea. Pochi passi tra scorci e angoli suggestivi e si arriva al Teatro Bibiena, splendido gioiello settecentesco.
Teatro Bibiena – Splendido gioiello progettato tra il 1767 e il 1769 da Antonio Gallio Bibiena, era stato concepito come prezioso involucro per incontri scientifico-culturali. Una pianta a forma di campana avvolge la scena di palchi lignei affrescati a monocromo. Fu inaugurato il 3 dicembre 1796 da Wolfang Amadeus Mozart.