I 500 ANNI DI CATERINA CORNARO, FRA STORIA E MITO Ad Asolo le celebrazioni, con una mostra documentaria e un convegno. In programma eventi rinascimentali e un itinerario turistico.
Storia e leggenda si intrecciano nel ricordo di Caterina Cornaro, ex-regina di Cipro e signora di Asolo. A cinquecento anni dalla sua morte, avvenuta a Venezia il 10 luglio del 1510, la città veneta dove si ritirò nel 1489 a vita di corte celebra il mito di una delle donne più affascinanti della storia, con una mostra, un convegno e una serie di appuntamenti per rivivere i fasti dell’epoca, come la cena rinascimentale e il corteo storico avvenuti lo scorso week-end.
Caterina Cornaro. L’Illusione del regno
“Caterina Cornaro. L’Illusione del regno” è il titolo sia del convegno (svoltosi il 9 ottobre) che della mostra ospitata al Museo Civico (fino al 7 novembre) che allude, in una vita segnata da eventi talora fortunosi, spesso di grande respiro, ad una continua ricerca del regno perduto. Alla morte del marito Giacomo II Lusignano, Caterina, formalmente regina, in realtà è sottoposta a stretto controllo da parte della Serenissima, che le impone l’abdicazione. Fra la pianura trevigiana e le colline, dà vita ad una splendida corte rinascimentale, decorata dagli affreschi del Giorgione, dove il cardinale umanista Pietro Bembo ambienta gli Asolani, trattato sull’amore celeste e l’amor profano. La speranza di un ritorno a Cipro è viva e con essa l’inestinguibile sogno di un regno perduto.
In occasione delle celebrazioni, promosse dal Comune di Asolo e dalla Regione del Veneto, fra i preziosi documenti che ricostruiscono storia familiare, luoghi e vicende personali della regina di Cipro, di Gerusalemme e di Armenia, si espone per la prima volta il testamento autografo di Caterina del 1508, e il manoscritto di Antonio Colbertaldo, la più attendibile e coeva biografia della Cornaro, in vista della sua prossima pubblicazione.
L’anniversario rappresenta anche l’occasione per visitare la città di Asolo, custode dei “Luoghi di Caterina Cornaro”, secondo un itinerario che si snoda fra il Museo Civico, la Cattedrale e il Castello. Con Eleonora Duse e Freya Stark, Asolo si conferma asilo e patria di singolari personalità storiche, che con il loro mito ne hanno illuminato l’orizzonte.
Chi era Caterina Cornaro
Nella notte tra il 9 e il 10 luglio 1510 moriva a Venezia Caterina Cornaro. Racconta il Sanudo che il doge diede ordine di “far sonar dopio” a San Marco e che le fossero tributate esequie solenni. Caterina Cornaro (1454-1510), figlia del patrizio veneziano Marco Cornaro e di Fiorenza Crispo, apparteneva a una delle famiglie più ricche ed influenti del patriziato della Serenissima, i Corner. Educata in monastero, a 14 anni di età fu data per procura in sposa a Giacomo II Lusignano, re di Cipro e d’Armenia, ma l’unione con lo sposo fu ritardata di quattro anni (1472). Il matrimonio rivestiva una grande importanza politica per la Repubblica veneziana che, in caso di morte del re, avrebbe avuto modo di pretendere di svolgere un ruolo di primo piano nell’isola e consolidare così il proprio controllo nel Mediterraneo orientale.
Nell’ottobre 1488, a seguito di una congiura ordita dai nobili catalani, Venezia represse la ribellione e decise di richiamare Caterina costringendola ad abdicare a favore della Repubblica. A seguito del suo rifiuto, fu minacciata che nel caso di disobbedienza sarebbe stata spogliata di tutti i privilegi e sarebbe stata trattata come ribelle. Il 26 febbraio 1489 avvenne l’atto ufficiale dell’abdicazione di Caterina in favore della Repubblica Veneta.
Dopo aver rinunciato al trono di Cipro, Caterina Cornaro fu creata domina Aceli, signora di Asolo, conservando tuttavia anche negli atti ufficiali il titolo e il rango di regina. Caterina giunse nel suo esilio dorato di Asolo l’11 ottobre 1489. Come signora, aveva su Asolo e su tutto il suo territorio un dominio effettivo di mero et mixto imperio et gladii quacumque et omimodo alia potestate, quale prima spettava alla Signoria.
Caterina richiamò alla sua corte artisti e letterati, tra cui Giorgione, Lorenzo Lotto, Pietro Bembo, che qui ambientò Gli Asolani. Alla sua corte accorrevano artisti e regnanti, uomini di potere e di cultura diffondendo in città un’atmosfera mai respirata prima. La sua reggia era quella che ancor oggi si chiama Castello della regina Cornaro, appena sopra il paese, dove Caterina incuriosiva e affascinava chiunque, come fece molti anni più tardi Eleonora Duse a cui è dedicato il teatro, ricavato nello spazio centrale dell’edificio.
Nel 1509, a seguito della invasione da parte delle truppe della Lega di Cambrai del territorio asolano, Caterina Cornaro si rifugiò a Venezia, dove morì l’anno successivo.
La mostra su Caterina Cornaro
Caterina Cornaro. L’illusione del regno è il titolo della mostra e del convegno che si propongono, nell’ottobre 2010, di celebrare il cinquecentesimo anniversario della morte della ex regina di Cipro e signora di Asolo (1454-1510). Il titolo, che parla di “illusione del regno”, vuole alludere alla particolare situazione in cui si trovò a regnare Caterina dopo la morte del marito Giacomo II Lusignano: formalmente regina, in realtà era sottoposta a stretto controllo da parte della Serenissima. Con l’aggravarsi della situazione politica, nel 1489 il Consiglio dei Dieci le impose l’abdicazione, che essa accettò solo dopo forti pressioni e minacce. E’ possibile pertanto che, anche ad Asolo, Caterina abbia continuato a vagheggiare un possibile ritorno a Cipro. Il barco di Altivole (luogo di delizie e di caccia), la creazione di una corte frequentata da Bembo e Giorgione confermerebbero dunque, in quest’ottica, l’inestinguibile sogno del regno perduto.
La mostra, ospitata al Museo Civico di Asolo che già vanta una sezione dedicata a Caterina, è suddivisa in tre sezioni che raccontano della sua illustre famiglia, della persona e dei luoghi, con documenti inediti provenienti dall’Archivio Storico di Asolo, dall’Archivio di Stato di Mantova, dal Museo Correr, dall’Archivio di Stato di Venezia, dalla Fondazione Querini Stampalia e dalla Biblioteca Nazionale Marciana. Quest’ultima in particolare conserva il manoscritto di Antonio Colbertaldo (1556-1602), primo biografo della regina, Historia di D.D. Catterina Corner Regina di Cipro, in cui si narrano le vicende di Caterina e soprattutto il suo soggiorno ad Asolo dal 1489 al 1509 di cui Colbertaldo aveva notizie per aver avuto un antenato alla sua corte.
Da segnalare in particolare la presenza del testamento autografo del 1508, mai esposto prima, oltre al testamento del 1472, steso quando era in procinto di partire da Venezia per Cipro. Il Museo conserva inoltre dipinti che la ritraggono e alcuni oggetti, la più parte invero molto più tardi, che la tradizione ottocentesca asolana vuole appartenuti alla stessa regina. Tra i dipinti merita segnalare la grande tela che rappresenta l’arrivo a Venezia della Regina dopo l’abdicazione, attribuita a Gentile Bellini, e il piccolo ritratto di fine quattrocento in abiti vedovili.
Informazioni
Museo Civico – Asolo
Apertura sabato e domenica.
Orario 10.00-12.00 / 15.00 – 19.00
Ingresso 4 euro intero – 3 euro ridotto
Una visita guidata ai “Luoghi di Caterina Cornaro” è prevista domenica 17 ottobre, a partire dalle 16.00, con ritrovo al Museo Civico (Per informazioni e prenotazioni: Ufficio cultura: tel. +39.0423.524637 – dal lunedì al venerdì – 8.30-13.30; Museo Civico – tel. +39.0423.952313 – sabato e domenica – 10.00-12.00 / 15.00 – 19.00).
Informazioni: www.asolo.it
Museo Civico – tel. +39.0423.952313
Ufficio Cultura – tel. +39.0423.524637