Sri Lanka, tra i nuovi siti Unesco gli altipiani di Peak Wilderness, Horton Plains e Knuckles Mountains

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Lo Sri Lanka è una delle mete più ambite del turismo internazionale e il New York Times lo mette addirittura in cima alla classifica dei 31 Paesi nel mondo “da visitare” nel 2010. E ora che vanta nuovi siti fra i luoghi considerati Patrimonio dell’Umanità dall’Unesco c’è sicuramente un motivo in più per progettare un viaggio alla scoperta del profondo verde di questa terra. Non guasta, poi, che i mesi più indicati per recarsi nel cuore dell’isola sono compresi fra novembre-dicembre e marzo, il periodo più asciutto dell’anno. Ma anche il 2011 è sicuramente indicato, dato che il prossimo anno è stato dedicato dal governo al cinglaese al turismo e dichiarato dal presidente Rajapaksa “Visit Sri Lanka Year”. Al richiamo di ayubowan, (“ciao mondo”) lo Sri Lanka si rivolge a turisti e viaggiatori con un ricco calendario nei prossimi mesi di attività ed eventi che arricchiranno per l’occasione la già variegata offerta naturale e culturale di questa perla dell’Oceano Indiano.

I SITI PATRIMONIO DELL’UNESCO IN SRI LANKA
Ai sette siti già patrimonio Unesco dello Sri Lanka si sono aggiunti quest’anno gli altopiani centrali: situati nella parte centro-meridionale dell’isola, comprendono l’area protetta del Peak Wilderness, il Parco Nazionale di Horton Plains e la catena montuosa delle Knuckles. Coprono un’area caratterizzata dalla fitta foresta pluviale che arriva anche a 2.500 metri di altitudine. La regione è stata scelta per la sua “straordinaria varietà di flora e fauna, tra cui numerose specie a rischio” e per il suo “focolaio di biodiversità eccezionale”.
Una decisione definita “molto importante” dal governo cingalese e che “rafforzerà gli sforzi per investire più risorse nella protezione e conservazione di aree ambientali fragili che sono dimora di più di un terzo delle specie anfibie dello Sri Lanka, fra cui almeno due dozzine endemiche dell’isola”. In particolare le Knuckles sono l’habitat di almeno dieci delle 23 specie endemiche di volatili.

LA FAUNA IN VIA DI ESTINZIONE
Tra le specie in via di estinzione ci sono ad esempio il leopardo dello Sri Lanka, il langur dalla faccia viola (Trachypithecus vetulus nestor) e il lori gracile di Horton Plains. Tra l’altro la conferma che quest’ultimo non fosse estinto è arrivata a fine luglio di quest’anno, quando dopo mille notti di lavoro un team di ricercatori britannici della Società Zoologica di Londra ne ha fotografato un esemplare, rarissimo. Di questa specie si erano avuti quattro fugaci avvistamenti nel 1937, anno della sua scoperta, e uno nel 2002.

I TRE PARCHI
I tre grandi parchi compresi nell’area inserita nel Patrimonio dell’Umanità mantengono un’aura incontaminata e sono tre meraviglie della natura con un incredibile valore anche dal punto di vista culturale e religioso. Il Peak Wilderness, ad esempio, comprende il Picco di Adamo, meta millenaria di pellegrinaggio e sacra per buddisti, ma non solo. A 40 chilometri da questo santuario naturale c’è il Parco nazionale di Horton Plains, meta indicata per i devoti di madre natura: birdwatching e trekking sono due delle attività che regnano sovrane. Qui l’attrazione principale può essere considerata la cosiddetta “Fine del Mondo”, punto in cui la parte meridionale dell’altopiano viene improvvisamente spezzata in verticale da un brusco dirupo che va giù per circa 700 metri.
Spazio per il trekking più impegnativo al Knuckles Mountain Range a Nord-Est della città di Kandy. La catena montuosa prende il nome dalla serie di picchi e “pieghe” montuose che ricordano le nocche di un pugno chiuso. L’intera area è caratterizzata da paesaggi suggestivi, spesso ricoperti di spessi strati di nubi, ma oltre al suo fascino estetico la catena è di grande interesse scientifico. Si tratta di un microcosmo climatico rispetto al resto dell’isola.

I SITI UNESCO IN SRI LANKA
Con gli altopiani centrali i siti Patrimonio Unesco dello Sri Lanka salgono a otto. Gli altri sono l’antica città di Polonnaruwa, che comprende tra l’altro le rovine monumentali della città-giardino creata da Parakramabahu I nel dodicesimo secolo; Sigiriya, fortezza rocciosa inespugnabile costruita nel V secolo d.C. per respingere una temuta invasione; la città sacra di Anuradhapura, prima capitale dello Sri Lanka e la più vasta e importante tra le antiche città dell’isola che fra i suoi gioielli racchiude il Sacro Albero del Bo, il più vecchio e storico albero del mondo che rappresenta anche il sito più venerabile della città: è figlio dell’albero sotto cui il Buddha raggiunse l’illuminazione. E poi ancora la città antica di Galle, che reca le tracce della presenza olandese, la città sacra di Kandy, bastione storico del potere buddhista, la riserva della foresta Sinharaja e il tempio d’oro di Dambulla.

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