Biglietti aerei: su i prezzi per i voli europei a causa del vulcano e dell’aumento del prezzo del petrolio

Share

I passeggeri degli aereoporti europei potrebbero pagare un prezzo salato per la nube che ha bloccato il traffico aereo per una settimana. Secondo uno studio del Centre for Economics and Business Research, un ente privato britannico, i prezzi dei biglietti delle compagnie potrebbero salire del 5,2% quest’estate, e addirittura dell’11,5% nel 2011 per l’azione combinata delle perdite causate dal vulcano islandese e dell’aumento del prezzo del petrolio.
Secondo la ricerca, la somma dei due problemi costerà solo ai sudditi di Sua Maestà, i più colpiti dalla nube, più di 2 miliardi di euro in aumenti dei ticket, che arriveranno fino a 70 euro per singola tratta. Le prime compagnie ad aumentare i prezzi sono state però la Lufthansa, che ha annunciato un rincaro di 5 euro sui voli più lunghi, e la Cathay Pacific, che ha alzato i prezzi del 14%, ma gli analisti prevedono che entro breve quasi tutte le compagnie si allineeranno.

PREZZI STABILI ALLA BRITISH AIRWAYS
Gli unici che hanno annunciato che non ci saranno aumenti sono proprio i dirgenti della British Airways, che hanno annunciato una perdita secca di piu’ di 20 milioni di euro a causa del vulcano ma che per ora cercheranno di non farla pesare sui clienti: “Anche il carburante ha un grande impatto sui nostri costi – ha affermato un portavoce della BA al Daily Telegraph – ma aspettiamo le compensazioni promesse dall’Unione Europea e dal governo britannico prima di alzarele tariffe. Sara’ in ogni caso un anno duro, finanziariamente“.

RIMBORSI E MISURE CONTENITIVE
La questione ha interessato anche la Commissione Europea, il cui commissario ai trasporti Siim Kallas ha confermato che l’Ue mettera’ la ‘massima pressione’ per far si’ che le compagnie offrano rimborsi ai passeggeri lasciati a terra durante la ‘settimana nera’, ma che ha anche invitato i singoli stati a cercare di compensare in qualche modo le perdite dovute al vulcano. Kallas ha anche annunciato una serie di misure per favorire l’integrazione nel trasporto aereo europeo.
Come detto, a complicare la situazione creata dal vulcano, che s a sua volta si è innestata sulla crisi economica, c’e’ anche il prezzo del petrolio, che e’ salito del 74% nei primi quattro mesi di quest’anno rispetto allo stesso periodo del 2009. Attualmente il barile naviga intorno ai 90 dollari, comunque ancora ben lontano dai 147 raggiunti nel luglio del 2008.

Recent Posts

Migliori viaggi da fare ad ottobre, alcune dritte utili

Alcuni riscontri decisamente interessanti per chi sta pensando di partire a stretto giro

2 mesi ago

Liencres la gemma della Cantabria in Spagna

Liencres situata in Cantabria è il gioiello inaspettato di surf, natura e cultura della Spagna.…

3 mesi ago

La Cina tra antico e moderno: influencer italiani alla scoperta

Certi contrasti sono davvero sorprendenti, e quattro dei nostri influencer stanno per viverlo di persona.…

5 mesi ago

Turismo last minute: 5 destinazioni consigliate in Italia

Tutto quello che dobbiamo sapere per approcciare nel modo giusto il mondo del turismo last…

5 mesi ago

Alla scoperta delle isole del Golfo di Napoli

Alcune nozioni importanti per iniziare a conoscere meglio il Golfo di Napoli

7 mesi ago

Sarrabus e Domu Bresca: due mete da visitare in Sardegna

La Sardegna racchiude moltissime perle da visitare e tra queste ci sono sicuramente Sarrabus e…

7 mesi ago