FRANCISCO RUIZ DA INFANTE
L’ artista Francisco Ruiz de Infante è nato a Vitoria-Gasteiz nei Paesi Baschi (Spagna) e vive in Francia, dove insegna all’ Accademia di Belle Arti di Strasburgo. Titolare di un master in Belle Arti all’ ENSBA di Parigi, Ruiz de Infante ha realizzato, dagli anni ’80 ad oggi, numerose esposizioni personali e installazioni in esposizioni collettive, ed è autore di diverse opere in video e Super 8 tra cui Les promenades nocturnes (Menzione speciale della giuria al Festival International de vidéo à Buenos Aires, 1996) e Les choses simples, vincitore di numerosi riconoscimenti internazionali. Ha pubblicato numerosi articoli e saggi in cataloghi, monografie e riviste d’ arte.
VALENTINA VALENTINI
Studiosa dei problemi dello spettacolo nel Novecento, insegna Teoria dell’ immagine elettronica per lo spettacolo presso il dipartimento di Arti e Scienze dello Spettacolo dell’ Università “La Sapienza” di Roma. Valentina Valentini dirige una collana dedicata al teatro contemporaneo in cui ha pubblicato finora: “Franco Scaldati”, 1997, “Squat Theater”, 1998, “Compagnia della Fortezza”, 1998, “Peter Sellars”, 1999, “Eimuntas Nekrosius”, 1999, “Totò e Vicé”, 2003, “Teatro Valdoca”, 2003, “S.M. Ejzenštejn, Quaderni e piani di regia”, 2004 per Rubbettino Editore. Le sue ricerche comprendono il campo delle interferenze fra teatro, arte e nuovi media; ha pubblicato saggi e curato volumi che analizzano autori, opere di arte elettronica e multimediale, fra cui “Bill Viola. Vedere con la mente e con il cuore”, “Video d’autore 1986-1995”, “Allo specchio”, “Dal Vivo”, “Il video a venire”, “Studio Azzurro: percorsi fra video, cinema e teatro” e le due antologie “Le pratiche del video” e “Le storie del video”, Bulzoni, Roma 2003.
I suoi saggi sono pubblicati su varie riviste sia in ambito nazionale che internazionale, come: Biblioteca Teatrale, The Drama Review, Theaterschrift, Close-Up, Drammaturgia, Performance Research., Maska, Frackija, il supplemento culturale del quotidiano l’ Avanguard. (Barcellona). Ha dedicato vari studi storici e teorici al teatro del Novecento: “Il dibattito sul teatro negli USA: Schechner e DR” (1974); “La teoria della performance” (1985) e una ridefinizione delle categorie drammaturgiche con “Dopo il teatro moderno” (1989). Ha dedicato un approfondito studio in due volumi alle interferenze fra teatro e nuovi media, dal titolo: “Teatro in immagine” (1987): I. Eventi performativi e nuovi media e II. Audiovisivi per il teatro. Risultato di un vasto lavoro condotto su documenti inediti sono i due volumi dedicati alla ricostruzione delle prime messe in scena di Gabriele D’ Annunzio, “Il poema visibile” e sull’e stetica teatrale di D’Annunzio, “La tragedia moderna e mediterranea” e “Un fanciullo delicato e forte. D’ Annunzio e il cinema”.
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