“Proprio ieri si è conclusa una missione di promozione turistica a Tokyo – commenta Claudio Mancini, Assessore al Turismo della Regione Lazio – dove l’Assessorato al Turismo della Regione Lazio, ATLazio e Comune di Roma hanno presentato un pacchetto di proposte turistiche pensate appositamente per il Giappone. Tra gli appuntamenti organizzati, appunto, una cena-evento curata proprio dalla cuoca Anna Dente coadiuvata dagli allievi chef giapponesi. La gastronomia si conferma veicolo importante di marketing territoriale e gli stranieri che visitano l’Italia e il Lazio si appassionano sempre piu’ alla nostra cucina tradizionale. Sul mercato giapponese stiamo portando avanti un programma costante di attività di promozione turistica e i risultati si vedono. Roma rimane una delle destinazioni classiche e che, grazie anche all’attrattiva delle mete enogastronomiche, come appunto San Cesario, ci consente di proporre circuiti di visita che associano alla Capitale l’offerta dell’intero territorio regionale“.
La Presidente di AT Lazio Federica Alatri sottolinea: “L’esportazione della cucina romana e laziale, poi, ha dato inizio a un flusso di export di prodotti tipici verso i mercati orientali. Il fenomeno è destinato a crescere, visto che proprio il rifornimento di questi ristoranti è un trend che dilaga. D’altro canto, per poter preparare i piatti della tradizione, gli chef necessitano delle nostre materie prime come salumi, pasta e formaggi locali. Questo tipo di azioni di promozione, dunque, coniugano turismo ed economia, innestando un circuito virtuoso per lo sviluppo dell’intero territorio“.
Dunque tutti pazzi per la carbonara e la cucina laziale. Ma mentre il Giappone si spinge alla scoperta di nuove frontiere gastronomiche, un dubbio rimane: per la carbonara made in Tokyo serviranno le posate o le bacchette ?